Ordine d’arrivo:
1° Sonny Colbrelli (Bardiani CSF) in 5h02’07” alla media di 36,721 km/h
2° Diego Ulissi (Lampre Merida)
3° Roberto Ferrari (Lampre Merida)
4° Andrei Solomennikov (Gazprom Rusvelo)
5° Jarlinson Pantano (IAM Cycling)
6° Damiano Cunego (Nippo Vini Fantini) a 4″
7° Omar Fraile Matarranz (Dimension Data) a 11″
8° Simone Andreetta (Bardiani CSF) a 39″
9° Igor Anton (Dimension Data)
10° Roman Maikin (Gazprom Rusvelo) a 58″
Nel giorno del suo settantesimo compleanno il Gran Premio Città di Lugano ha regalato la gioia più bella a Sonny Colbrelli.
Nella volata a ranghi ristretti andata in scena sul lungolago della città elvetica il bresciano della Bardiani CSF ha fatto valere il proprio spunto veloce, mettendo la ruota davanti a quella di un indomito Diego Ulissi (Lampre Merida), con cui si era avvantaggiato sulla salita di Ruvigliana, ultima asperità in programma.
Il terzo gradino del podio ha accolto l’altro alfiere Lampre Merida Roberto Ferrari, rientrato sul terzatto di testa – forte anche di Jarlinson Pantano (IAM Cycling), poi quinto classificato – insieme ad Andrei Solomennikov (Gazprom Rusvelo) a trecento metri dalla linea bianca.
PIOGGIA E BAGARRE – 184,9 chilometri, bagnati da una pioggia che non ha voluto concedere tregua alla carovana e movimentati dai saliscendi luganesi – comprensivi del Gran Premio della Montagna di Gentilino-Bora da Besa – hanno fatto da sfondo a una sfida caratterizzata dal rigido clima di fine febbraio e animata sin dalle battute iniziali da attacchi e fughe. I primi a evadere dal controllo del plotone sono stati il russo Artem Nych (Gazprom RusVelo) e il Campione Rumeno Serghei Tvetcov ai quali si è accodato Christian Mager (Stolting), indi al km 142 è stata la volta del quintetto di lusso formato da Ulissi, Pirazzi, Fraile, Cunego e Pantano prendere il largo sino al ritorno di ciò che restava del gruppo – tirato da uno strepitoso Franco Pellizotti (Androni Sidermec) – che ha riaperto i giochi e spianato la strada alla bagarre finale: un’incandescente battaglia a colpi di pedale, che si è trasformata nelle fasi di congedo in un testa a testa tra i più attesi della vigilia, Ulissi e Colbrelli. Coraggio e determinazione non sono, però, bastati al livornese classe 1989 per dare scacco matto a un Colbrelli in forma mondiale, bravo a coronare la propria tenacia con una progressione vincente.
FIEK, UN PAUROSO TUFFO NEL LAGO – Una paurosa caduta ha visto coinvolto il tedesco della Christina Jewelry Arnold Fiek. Dopo 12 chilometri circa dalla partenza, il corridore classe 1993 ha sbagliato a impostare una curva urtando il marciapiede e finendo sbalzato oltre la carreggiata, dritto nelle gelide acque del lago dopo un volo di 12 metri circa. “Siamo stati avvisati dalla Polizia Cantonale dell’incidente,” ha spiegato il Direttore di Corsa Patrick Calcagni. “Dopo che già era riuscito ad uscire dall’acqua da solo, il ragazzo è stato recuperato nel giro di qualche minuto da un natante, perchè in quel punto non è possibile risalire, ed è stato trasportato in ospedale per accertamenti. Già a prima vista appariva infreddolito, ma in buone condizioni ed è sempre rimasto cosciente, mostrando solo lievi escoriazioni.”
COLBRELLI, LA PRIMA GIOIA DEL 2016 – “Deluso” a Laigueglia, a Lugano il 25enne ha potuto festeggiare a braccia levate la prima vittoria stagionale. “A Laigueglia Andrea Fedi mi ha anticipato, ma il secondo posto mi aveva dato fiducia per la gara odierna,” ha raccontato. “Oggi le condizioni climatiche erano disastrose. Freddo e acqua tutto il giorno, con temperature rigide. La mia squadra è partita competitiva e agguerrita, per riscattare il secondo posto ligure. Credo che abbiamo fatto una corsa impeccabile. Nel finale ho replicato agli scatti di Ulissi e di Pantano: avevo una grande gamba e tutto è andato alla perfezione. Quando sto bene non mi tiro mai indietro. Se c’è da fare la volata, la faccio; ma se posso provare a partire non mi piace stare sulle ruote. Questa stagione era iniziata con la voglia di riscattare il 2015. Ho vinto, ma non vuol dire nulla. Ora i miei prossimi obiettivi saranno Strade Bianche, Tirreno e Sanremo. Cercheremo di onorarle al meglio.”
Da Lugano, Silvia Tomasoni