Ordine d’arrivo:
1° Giulio Ciccone (Bardiani Csf) 5h44’32”
2° Ivan Rovny (Tinkoff) a 42″
3° Darwin Atapuma (BMC) a 1’20”
4° Nathan Brown (Cannondale) a 1’53”
5° Damiano Cunego (Nippo Vini Fantini) a 2’04”
6° Andrey Amador (Movistar) a 2’10”
7° Giovanni Visconti (Movistar) a 2’11”
8° Alejandro Valverde (Movistar)
9° Esteban Chaves (Orica GreenEdge)
10° Jakub Fuglsang (Astana)
Classifica generale:
1° Bob Jungels (Etixx Quick Step)
2° Andrey Amador (Movistar) a 26″
3° Alejandro Valverde (Movistar) a 50″
4° Steven Kruijswijk (LottoNL Jumbo)
5° Vincenzo Nibali (Astana) a 52″
6° Gianluca Brambilla (Etixx Quick Step) a 1’11”
7° Rafal Majka (Tinkoff) a 1’44”
8° Jakob Fuglsang (Astana) a 1’46”
9° Ilnur Zakarin (Katusha) a 2’08”
10° Esteban Chaves (Orica GreenEdge) a 2’26”
Il primo Giro d’Italia della vita. Il primo successo di una carriera professionistica iniziata da pochi mesi, ma che già ha spiccato il volo verso l’Olimpo delle due ruote. Giulio Ciccone vince a Sestola (Mo) la 10^ tappa della Corsa Rosa, tagliando il traguardo a braccia al cielo e con le lacrime agli occhi per la gioia.
Con l’arco dell’arrivo lì a un solo colpo di pedale si volta indietro, il ragazzo abruzzese classe 1994 passato quest’anno nella massima categoria con la Bardiani-Csf, ma alle spalle non c’è nessuno. Davanti, invece, c’è una linea bianca che aspetta solamente la sua ruota per essere espugnata.
IMPRESA ROSA – 219 chilometri, scattati da Campi Bisenzio (Fi), praticamente senza un metro di pianura e un arrivo in salita a coronare il poker di Gran Premi della Montagna in programma sono un’occasione ghiotta per gli aspiranti fuggitivi. Lo sa bene Ciccone, che si infila insieme al sodale Stefano Pirazzi nella sortita giusta forte di altri undici uomini. Sull’ascesa di Pian del Falco – di 1^ categoria e a 16 km dalla conclusione – è proprio la coppia nero-verde a rimanere in testa in compagnia di Damiano Cunego (Nippo Vini Fantini), ma è la successiva discesa a lanciare l’ex alfiere del Team Colpack verso la realizzazione dell’impresa. Il ventunenne affronta ‘a tutta’ la carreggiata rivolta all’ingiù, tira dritto, guadagna un discreto margine di vantaggio e va a imboccare da solo la scalata finale verso il traguardo, dove dovranno passare oltre 40″ prima che Ivan Rovny (Tinkoff) – anche lui tra gli evasi di giornata – arrivi a prendersi la piazza d’onore.
MOVISTAR ALL’ATTACCO, LANDA GETTA LA SPUGNA – Nella città modenese cambia padrone, ma non casa, la Maglia Rosa, che passa da Gianluca Brambilla al collega Etixx Quick Step Bob Jungels. Il veneto d’adozione si stacca sulle rampe di Pian del Falco, poi rientra e, prima di perdere contatto anche sulla scalata conclusiva, si mette a disposizione del più giovane Campione Lussemburghese che, oltre alla Maglia Bianca, si prende dunque anche quella del colore più bello. Sugli insidiosi sali-scendi appenninici la Astana fa la voce grossa in salita e la Movistar gioca la carta dell’attacco, mandando prima in avanscoperta Giovanni Visconti, poi Andrey Amador in caccia del simbolo del primato e completando il tutto con l’allungo nel finale di Alejandro Valverde (Movistar), che rosicchia 4″ a Vincenzo Nibali. A regalare il vero colpo di scena, suo malgrado, è stato però il Team Sky, rimasto orfano del capitano Mikel Landa. Il basco va in crisi già sul Passo della Collina – GPM di terza categoria tutt’altro che irresistibile per chi aspira al trono di Torino -. Cereo in volto, visibilmente sofferente, accumula un ritardo di oltre sette minuti e stringe i denti sino al km 66, quando issa bandiera bianca e sale in ammiraglia, dicendo addio ai sogni di gloria a causa di un virus gastrointestinale.
LE MAGLIE:
MAGLIA ROSA “ENEL” – Classifica Generale: Bob Jungels (Etixx Quick Step)
MAGLIA ROSSA “ALGIDA” – Classifica a Punti: André Greipel (Lotto Soudal)
MAGLIA AZZURRA “BANCA MEDIOLANUM” – Classifica GPM: Damiano Cunego (Nippo Vini Fantini)
MAGLIA BIANCA “EUROSPIN” – Classifica Giovani: Bob Jungels (Etixx Quick Step)
RITIRATI: Mikel Landa (Team Sky), Fabian Cancellara (Trek Segafredo) DNS, Alexey Tsatevich (Katusha) DNS