Ordine d’arrivo:
1° Esteban Chaves (Orica GreenEdge) 6h06’16”
2° Steven Kruijswijk (LottoNL Jumbo)
3° Georg Preidler (Giant Alpecin)
4° Darwin Atapuma (BMC) a 6″
5° Vincenzo Nibali (Astana) a 37″
6° Kanstantsin Siutsou (Dimension Data)
7° Ilnur Zakarin (Katusha) a 2’23”
8° Rafal Majka (Tinkoff) a 2’25”
9° Rigoberto Uran (Cannondale) a 2’50”
10° Domenico Pozzovivo (Ag2r) a 3’00”
Classifica generale:
1° Steven Kruijskwijk (LottoNL Jumbo)
2° Vincenzo Nibali (Astana) a 41″
3° Esteban Chaves (Orica GreenEdge) a 1’32”
4° Alejandro Valverde (Movistar) a 3’06”
5° Andrey Amador (Movistar) a 3’15”
6° Rafal Majka (Tinkoff) a 3’29”
7° Ilnur Zakarin (Katusha) a 3’53”
8° Rigoberto Uran (Cannondale) a 5’01”
9° Kanstatsin Siutsou (Dimension Data) a 5’38”
10° Jakob Fuglsang (Astana) a 5’38”
E’ Esteban Chaves il trionfatore della 14esima frazione del Giro d’Italia, la temibilissima Alpago-Corvara: 210 km e sei gran premi della montagna, per un dislivello totale di oltre 5000 metri. Lo scalatore colombiano si impone sui compagni d’avanscoperta nella volata a ranghi ristrettissimi che ha infranto i sogni di gloria del connazionale Darwin Atapuma (BMC), in fuga da tantissimi chilometri e riacciuffato dal terzetto a duemila metri dalla fettuccia bianca. Il tappone dolomitico ridisegna inevitabilmente la classifica generale, che vede balzare al comando e in Maglia Rosa Steven Kruijswijk (LottoNL Jumbo). Vincenzo Nibali (Astana) in leggero affanno dopo il forcing di Kruiswijk e Chaves sul Valparola, gestisce le forze e sale sul secondo gradino del podio. Mezza deriva, invece, per i Movistar Alejandro Valverde – che paga l’attacco dello Squalo messinese sull’ultimo GPM di giornata – e Andrey Amador.
IL VERDETTO DEL “TAPPONE” – Passo Pordoi, Passo Sella (la Cima Pantani della 99esima edizione), Passo Gardena, Passo Campolongo, Passo Giau, Passo Valparola e Muro del Gatto – 360 metri con pendenze sino al 19% – nel finale. In due parole. Salite e fatica. Tanto, sia delle une che dell’altra. Nella prima giornata della “verità” la fuga se ne va dopo 42 chilometri, forte di 37 unità che, scollinato il Pordoi – dove il primo a transitare è la Maglia Azzurra Damiano Cunego (Nippo Fantini) -, si riducono a 13. Sulla terza ascesa di giornata in testa alla corsa evade Ruben Plaza Molina (Orica GreenEdge), che si invola in solitaria sino al Passo Giau dove viene ripreso da Darwin Atapuma e Kanstantsin Siutsou (Dimension Data). Sul GPM di prima categoria a tirare le fila nel gruppo degli uomini di classifica è l’Astana, che con il proprio passo sfoltisce i ranghi e manda in tilt il leader Amador.
Il Passo Valparola decide le sorti della giornata. I battistrada diventano un trio con il rientro di Georg Preidler (Giant Alpecin); nel drappello dei big Nibali – pilotato da uno strepitoso Michele Scarponi – piazza la stoccata che mette definitivamente ko Amador – riaccodatosi in discesa e nuovamente respinto dall’asfalto all’insù – facendo male anche ad Alejandro Valverde, incapace di reagire e rimasto a rimuginare sui pedali. A rispondere prontamente alla fiammata del siciliano è, invece, Kruijswijk: l’olandese in livrea giallo-nera si francobolla alla ruota del rivale, portandosi dietro Esteban Chaves e, poi, rilancia l’azione andandosene in compagnia dell’alfiere sudamericano. Nibali non va in crisi, ma accusa il colpo e si ritrova a dover fare i conti con il cronometro e con i chilometri mancanti.
Le fasi conclusive sono un inseguimento. Atapuma, nel frattempo rimasto da solo al comando, sente sul collo il fiato degli immediati inseguitori – Kruijswijk, Chaves e i ritrovati Preidler e Siutsou, che perde contatto quasi subito – e si mangia anche il manubrio pur di provare a resistere. Tuttavia le speranze di successo dell’uomo di rosso-nero vestito si sgretolano con l’arco dell’arrivo praticamente nel mirino, al cospetto del quale rinuncia a fare anche lo sprint limitandosi a guardare, da lontano, il connazionale Chaves prendersi gli allori spettanti al trionfatore. Devono passare 37″ prima di poter scorgere la divisa di Campione Italiano di Nibali, che transita al quinto posto, oltre tre minuti per vedere quella verde di Alejandro Valverde. E, domani, la cronoscalata scriverà un’altra pagina di una battaglia destinata a finire solamente a Torino.
LE MAGLIE:
MAGLIA ROSA “ENEL” – Classifica Generale: Steven Kruijskwijk (LottoNL Jumbo)
MAGLIA ROSSA “ALGIDA” – Classifica a Punti: Giacomo Nizzolo (Trek Segafredo)
MAGLIA AZZURRA “BANCA MEDIOLANUM” – Classifica GPM: Damiano Cunego (Nippo Fantini)
MAGLIA BIANCA “EUROSPIN” – Classifica Giovani: Bob Jungels (Etixx Quick Step)
RITIRATI: Arnaud Demare (Fdj), Matthias Brandle (IAM Cycling), Przemislaw Niemiec (Lampre Merida), Bert De Backer (Giant Alpecin), Ryder Hesjedal (Trek Segafredo), Liam Bertazzo (Wilier Sutheast), Giacomo Berlato (Nippo Vini Fantini)