Ordine d’arrivo:
1° Vincenzo Nibali (Astana) 4h19’54”
2° Mikel Nieve (Team Sky) a 51″
3° Esteban Chaves (Orica GreenEdge) a 53″
4° Diego Ulissi (Lampre Merida) a 1’02”
5° Rafal Majka (Tinkoff) a 2’14”
6° Alejandro Valverde (Movistar)
7° Rigoberto Uran (Cannondale)
8° Georg Preidler (Giant Alpecin) a 2’43”
9° Nicholas Roche (Team Sky) a 2’51”
10° Hubert Dupont (Ag2r)
Classifica generale:
1° Esteban Chaves (Orica GreenEdge)
2° Vincenzo Nibali (Astana) a 44″
3° Steven Kruijswijk (LottoNL Jumbo) a 1’05”
4° Alejandro Valverde (Movistar) a 1’48”
5° Rafal Majka (Tinkoff) a 3’59”
6° Bob Jungels (Etixx Quick Step) a 7’53”
7° Andrey Amador (Movistar) a 9’34”
8° Rigoberto Uran (Cannondale) a 12’18”
9° Kanstantsin Siutsou (Dimension Data) a 13’19”
10° Domenico Pozzovivo (Ag2r) a 14’11”
Lacrime di gioia. Finalmente. Vincenzo Nibali a Risoul ritrova il vero se stesso e la vittoria. Sulle Alpi francesi il Campione messinese – “C” maiuscola d’obbligo – torna a pedalare come sa fare lui ed esulta al termine di 162 chilometri che stravolgono la classifica generale, riaprendo la sfida per il trono di Torino. Salite, discesa, ma anche il destino, assegnano i posti su quello che, alla vigilia dell’ultima vera battaglia, è il “nuovo podio” del Giro d’Italia: sul gradino più alto, il colombiano Esteban Chaves (Orica GreenEdge), in mezzo il siciliano a 44″, su quello più basso Steven Kruijswijk (LottoNL Jumbo), affossato da una caduta nella discesa del Colle dell’Agnello.
BAGARRE – La Corsa Rosa finisce solamente sull’ultimo traguardo. Prima di allora, nulla è scritto o predestinato. Che qualcosa nella Pinerolo-Risoul potesse succedere, lo si immaginava, come si immaginava di vedere scappar via una fuga nella parte iniziale. La sortita di giornata si sgancia dopo 75 km, forte di 28 unità e comprendente due uomini Astana, tre Movistar e un Orica. Sul Colle dell’Agnello si inizia, inevitabilmente, a fare sul serio. Michele Scarponi (Astana), uno degli alfieri in avanscoperta e rimasto da solo al comando, battezza la Cima Coppi della 99esima edizione, poi a 30 km dalla fine viene fermato dall’ammiraglia e accantona le ambizioni personali per mettersi a disposizione del capitano; sull’asperità intermedia nel gruppo degli uomini di classifica a lanciare l’offensiva è la Orica GreenEdge che, con il proprio forcing, isola la Maglia Rosa Steven Kruijswijk lasciandolo senza compagni ma non senza le gambe per reagire. A cedere sotto i colpi di Esteban Chaves è Alejandro Valverde (Movistar), che paga un minuto, mentre Nibali perde solamente qualche metro, gestendosi alla grande.
LA SOLITUDINE DI KRUIJSWIJK – In discesa succede l’impensabile: Steven Kruijswijk sbaglia una curva e finisce a gambe all’aria nella neve. Nella stessa picchiata ci lascia la clavicola Ilnur Zakarin (Katusha), sino ad allora quinto in graduatoria. Nessun danno fisico apparente, invece, per l’olandese, che si rialza come un fulmine balzando in sella a una bici che, al contrario, esce acciaccata dal ribaltone. Prova a ripartire, Kruijswijk, ma si deve fermare e cambiare mezzo. E il tempo passa. E Nibali e Chaves se ne vanno. Per il leader inizia una lenta agonia, al pari di un solitario inseguimento, segnato da qualche fortuita alleanza poco duratura rimediata strada facendo e dai tanti chilometri ancora mancanti.
IMMENSO NIBALI, CHAVES NUOVA ROSA – La scalata in direzione del gran premio della montagna di prima categoria del Risoul viene aggredita dalla coppia Nibali-Chaves, a quali si accodano gli ex fuggitivi Mikel Nieve (Team Sky) e Diego Ulissi (Lampre Merida). Ai meno 5,5 km il Campione Italiano getta il guanto di sfida, trovando la replica di Chaves. Le rampe finali esaltano la forza di questo ragazzo classe 1984 che piazza la stoccata risolutoria a cinquemila metri dall’arrivo, lasciando sui pedali il rivale e involandosi verso la realizzazione dell’impresa. Il sogno del Trofeo senza Fine è di nuovo in auge. Il colombiano in maglia bianco-verde-blu transita per terzo alle spalle di Mikel Nieve , mentre a cogliere una strepitosa quarta piazza è Diego Ulissi. Valverde arriva con Rigoberto Uran (Cannondale) e Rafal Majka (Tinkoff) a oltre due minuti. Steven Kruijswijk paga un cronometraggio-macigno di 4’54”. Domani, ultimo terreno per attaccare con la Guillestre-Sant’Anna di Vinadio.
LE MAGLIE:
MAGLIA ROSA “ENEL” – Classifica Generale: Esteban Chaves (Orica GreenEdge)
MAGLIA ROSSA “ALGIDA” – Classifica a Punti: Giacomo Nizzolo (Trek Segafredo)
MAGLIA AZZURRA “BANCA MEDIOLANUM” – Classifica GPM: Damiano Cunego (Nippo Fantini)
MAGLIA BIANCA “EUROSPIN” – Classifica Giovani: Bob Jungels (Etixx Quick Step)
RITIRATI: Giulio Ciccone (Bardiani Csf) DNS, Ilnur Zakarin (Katusha), Carlos Betancur (Movistar), Philip Deignan (Team Sky)