Iscritti: 167 Partiti: 167 Arrivati: 94
Tempo: 3h24’19” 136,4 km Media: 40,055 km/h
Ordine d’arrivo:
1° Mattia Bevilacqua (Team Franco Ballerini)
2° Luca Colnaghi (Biringhello)
3° Nikolas Huber (Campana Imballaggi Sudtirol)
4° Matteo Donegà (Ss Sancarlese Phonix Borghi Bike)
5° Alessandro Covi (Team Giorgi)
6° Alessandro Marinozzi (SCAP Trodica di Morrovalle)
7° Stefano Oldani (Gb Junior Team)
8° Matteo Furlan (Sc Capriolo)
9° Moreno Marchetti (Work Service Liotto)
10° Leonardo Marchiori (Borgo Molino Rinascita Ormelle)
E’ stata una volata a ranghi compatti a regalare la gioia più bella alla Toscana e a Mattia Bevilacqua che, a Solbiate Arno (Va), si è laureato Campione Italiano Juniores. Il livornese classe 1998 del Team Franco Ballerini, al secondo anno nella categoria, dopo aver ipotecato il 1° Trofeo Arci Del Moro e il 5° Memorial Aurelio Del Rio ha espugnato anche la linea bianca lombarda, vestendosi con il Tricolore.
A centrare le piazze d’onore in un Gran Premio dell’Arno declinato in bianco-rosso-verde sono stati il primo anno Luca Colnaghi, lecchese della Biringhello e il trentino nato nel 1998 Nikolas Huber, in forza alla Campana Imballaggi Sudtirol.
ATTACCHI E INNO DI MAMELI – I 136,4 chilometri del circuito varesino hanno riservato emozioni sin dalle prime pedalate. Dopo i numerosi tentativi inziali, a prendere il largo è stato un drappello forte di 18 uomini, poi rimpolpatosi con l’ingresso di altri sette alfieri. La fuga di giornata, comprendente anche Mattia Bevilacqua, si è esaurita definitivamente a due tornate dalla conclusione e, nel finale, le numerose fiammate non hanno trovato fortuna. Con l’arco del traguardo ormai in vista è stato un lungo sprint che, dopo il successo di Simone – allora corridore della Work Service e passato under quest’anno tra le fila della Colpack – nel 2015, ha consegnato all’altro Bevilacqua – Mattia – gli allori di vincitore. E la Medaglia d’Oro.
GIOIA TRICOLORE – Applausi, complimenti, richiesta di qualche selfie e il suo nome gridato a gran voce. Bevilacqua, una volta sceso dal podio ammantato con i colori della bandiera del Bel Paese, quasi si è dovuto far largo tra la folla accorsa a festeggiare l’italico “primus inter pares”. E, tra una stretta di mano e un ringraziamento per le felicitazioni ricevute, ha raccontato l’impresa che ha fatto tornare il sorriso alla squadra pistoiese, ladroneggiata nella mattinata di tre bici di scorta. “Nel finale le gambe giravano bene – ha spiegato – mi sono messo a ruota di Alessandro Covi – uno dei più attesi, ndr – e poi ho fatto la mia volata. La Toscana mi ha dato fiducia. Sono entrato nella fuga della prima ora, perchè preferivo controllare da davanti. Poi, visto che stavo bene, mi sono giocato le mie carte nel finale. Ora recupererò un po’ in altura, poi si ripartirà con gli altri appuntamenti della stagione.”
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Da Solbiate Arno (Va) Silvia Tomasoni