Ordine d’arrivo:
1° Giacomo Nizzolo (Trek Segafredo) 5h37’49”
2° Gianluca Brambilla (Etixx Quick Step) a 1″
3° Filippo Pozzato (Wilier Southeast) a 3″
4° Damiano Caruso (BMC) a 4″
5° Gianni Moscon (Team Sky)
6° Francesco Gavazzi (Androni Sidermec)
7° Oscar Gatto (Tinkoff)
8° Diego Rosa (Astana)
9° Davide Formolo (Cannondale) a 8″
10° Enrico Battaglin (LottoNL Jumbo) a 13″
Le strade di Darfo Boario Terme (Bs) hanno consegnato il titolo di Campione Italiano a Giacomo Nizzolo. Il lombardo della Trek Segafredo si è lasciato alla spalle in una volata a due Gianluca Brambilla (Etixx Quick Step), mentre sul terzo gradino del podio è salito Filippo Pozzato.
VOLATA TRICOLORE – A decidere le sorti della sfida Tricolore 2016 è stata l’utlima ascesa allo strappo di via Cornaleto, scollinato a meno di 4000 metri dalla fettuccia bianca, dove si è sganciato un quintetto forte, oltre che del neo Campione Nazionale e Brambilla, anche di Gianni Moscon (Team Sky), Oscar Gatto (Tinkoff) e Francesco Gavazzi (Androni Sidermec). Nel finale, al forcing in discesa del veneto d’adozione della Etixx Quick Step è arrivata la pronta reazione di Nizzolo che, dopo essersi riportato sul rivale, ha battezzato l’arco dell’arrivo mettendosi al collo la medaglia d’oro.
IN FUGA – Ad animare gran parte dei 227,8 chilometri in programma è stata una fuga composta da Michele Scartezzini (Norda Mg K Vis), Davide Leone (Area Zero), Giorgio Cecchinel (Androni Sidermec) e Alessandro Tonelli (Bardiani Csf), che si è esaurita definitivamente con ancora una cinquantina di chilometri da pedalare. Tra i più attivi nelle fasi di congedo, il sempre combattivo Giacomo Berlato (Nippo Vini Fantini).
GIORNO PERFETTO – Tanti piazzamenti, una vittoria accarezzata e poi persa al Giro d’Italia, a Torino, dove si è visto declassare dopo essere riuscito finalmente a regolare i colleghi veloci: il giovane alfiere della Trek-Segafredo a Darfo Boario Terme si è preso la rivincita, scrollandosi di dosso la fama – parole sue – di “eterno piazzato” e, da secondo, è diventato primo. Il primo. Nel raccontare la sua gloriosa giornata il 27enne ha il sorriso sulle labbra, il bianco-rosso-verde addosso e un meritato biglietto con destinazione Ibiza (Baleari) già in tasca. “Non avevo in testa un finale del genere. La tattica era arrivare in volata. Io dovevo sperare che lo strappo si facesse forte il più tardi possibile. In discesa ho rischiato qualcosa e quando ho ripreso Gianluca e ho visto che avevamo un buon vantaggio ho capito che avrei potuto farcela a vincere.”
“Un pomeriggio ho preso la macchina e sono venuto a vedere il percorso. Dop il Giro mi sono allenato e, dopo aver visionato questo tracciato, ci credevo. Nella mia testa pensavo di partire sullo strappo. Non è stato così perchè Gatto è partito forte. Io sono andato dopo di lui. Giacomo anche è rientrato forte. Sapevo che saremmo arrivati e che sarebbe stato molto difficile batterlo. A meno che non avesse forato o non gli fosse caduta la catena -ha aggiunto scherzosamente -. Vittoria più che meritata, la sua.” ha commentato, invece, Brambilla. “Sono uscito con una buona condizione dal Giro. Questo percorso me l’ero fatto spigare da Nizzolo. Sono contento che abbia vinto lui, come sono contento che abbia fatto secondo Brambilla. Mi dispiace, perchè poi ho fatto un’ottima volata, ma complimenti a loro. Nizzolo sullo strappo mi ha stupito. Questa vittoria se la merita tutta” il commento di Pozzato.
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Da Darfo Boario Terme, Silvia Tomasoni