Ordine d’arrivo e classifica generale:
1° Andrei Nechita (Romania) 3’25” alla media di 38,490 km/h
2° Giacomo Berlato (Nippo Vini Fantini) a 2”
3° Adrian Kurek (CCC Sprandi Polkowice)
4° Iuri Filosi (Nippo Vini Fantini)
5° George Harper (One Pro Cycling) a 3”
6° Mauro Finetto (Unieuro Wilier)
7° Dennis Bakker (Parkhotel Valkenburg)
8° Eduard Michael Grosu (Nippo Vini Fantini) a 4”
9° Maros Kovac (Dukla Banska Bystrica) a 5”
10° Davide Viganò (Androni Sidermec) a 6″
Poco più di duemila metri, disegnati lungo le strade cittadine, tra curve, strappi, discese e pavé. Il prologo introduttivo del Sibiu Cycling Tour ha regalato la vittoria al “padrone di casa” Andrei Nechita, rumeno d’Italia di Vaslui, cresciuto ciclisticamente tra le fila della Zalf Euromobil Désirée Fior e da 15 anni residente a Treviso.
L’atleta della rappresentativa nazionale, prima Maglia Gialla del 2016, è stato il più bravo a interpretare i 2,2 km assolutamente tecnici e il più rapido a fermare l’orologio sotto l’arco dell’arrivo, facendo registrare un 3’25” che ha negato per soli due secondi la tanto cercata vittoria all’ex compagno di squadra tra i dilettanti Giacomo Berlato (Nippo Vini Fantini).
Tricolore in top-ten anche grazie al quarto posto di Iuri Filosi (Nippo Vini Fantini), al sesto di Mauro Finetto (Unieuro Wilier Trevigiani), trionfatore della prova dodici mesi fa e sceso per ultimo dalla rampa e al decimo di Davide Viganò (Androni Sidermec). Per quanto riguarda gli altri uominidi classifica, Franco Pellizotti (Androni Sidermec) ha concluso 17esimo a 7″, Davide Rebellin (CCC) 24esimo a 10″, Daniel Crista (Tusnad) 28esimo a 11″, Egan Bernal (Androni Sidermec) 58esimo a 17″, Antonino Parrinello (Area Zero) 62esimo a 19″.
LA GIOIA DI NECHITA, “MA ORA ASPETTO UNA SQUADRA” – E’ raggiante, Andrei Nechita, quando scende dal podio delle premiazioni dopo aver ricevuto l’applauso di Piata Mare, la Piazza Maggiore. Raggiante e sorridente. “Era un percorso che si addiceva alle mie caratteristiche e sapevo di poter fare bene,” ha spiegato l’atleta classe 1988. “L’anno scorso e due anni fa mi ero classificato tra i primi dieci, ma non pensavo di riuscire a vincere. Credo di essere riuscito a fare la differenza nelle curve. Nell’ultimo periodo sono rimasto senza squadra. Per vari motivi non corro più con la Tusnad e, così, non ho potuto allenarmi. Ora spero che questa vittoria mi aiuti a trovare un team per l’anno prossimo.”
BERLATO, ARGENTO “AMARO” – E’ un sorriso tirato, invece, quello sfoggiato da Giacomo Berlato, salito sul secondo gradino del podio e arrivato viciinissimo alla leadership. “Ha vinto un ragazzo che correva con me e sono contento per lui, ma un po’ brucia” ha raccontato. “Sapevo di poter fare bene e speravo nella prima vittoria. Il tracciato era molto tecnico, bisognava gestirsi e prestare attenzione a ogni curva. Sono, comunque, contento della mia prova. Domani ci riproverò, ricomincerò a dare battaglia.” E la Maglia Gialla è li vicina…
Da Sibiu, Silvia Tomasoni