Ordine d’arrivo:
1° Giacomo Nizzolo (Italia) 4h25’53”
2° Nicola Ruffoni (Bardiani CSF)
3° Paolo Simion (Bardiani CSF)
4° Carlos Barbero Cuesta (Caja Rural Seguros RGA)
5° Filippo Pozzato (Wilier Southeast)
6° Davide Viganò (Androni Sidermec)
7° Ryan Gibbons (Dimension Data)
8° Gian Marco Di Francesco (Norda MG K Vis)
9° Roman Maikin (Gazprom RusVelo)
10° Arman Kamyshev (Astana)
Una volata lunghissima, di rara potenza. Sotto all’arco dell’arrivo di Legnano (Mi) è un lampo Tricolore a sollevare gli applausi e il bianco-rosso-verde di Giacomo Nizzolo, Campione Nazionale della Trek-Segafredo in gara con la selezione italiana, a svettare nella 98^ Coppa Bernocchi con uno sprint irresistibile. Sul rettifilo lombardo, raggiunto dopo 192 km dal via, il tentativo di rimonta di Nicola Ruffoni in un tiratissimo testa a testa concede al’alfiere Bardiani CSF solamente la seconda posizione, mentre a salire sul terzo gradino del podio è il suo compagno Paolo Simion, che porta in casa un’altra medaglia e ulteriori punti per la Coppa Italia.
LA CRONACA – Il primo appuntamento del Trittico Lombardo si anima da subito con una fuga a otto promossa da Dion Beukeboom (Parkhotel Valkenburg), Vitaliy Buts (Kolss BDC), Alessandro Fedeli (Unieuro Wilier Trevigiani), Matthias Krizek (Team Roth), Ricardo Vilela (Caja Rural Seguros RGA), Giacomo Berlato (Nippo Vini Fantini), Niccolò Salvietti (Norda MG K Vis) e Oscar Pelegri (Amore&Vita Selle SMP). Esaurito questo tentativo a 60 km dalla fine, il portoghese Vilela rilancia l’azione portando con sè Francesco Gavazzi (Androni Sidermec), Sonny Colbrelli (Bardiani CSF), Vitaliy Buts (Kolss BDC) e Matteo Busato (Wilier Southeast). Con 25 km ancora da pedalare in testa restano solamente Colbrelli e Vilela, sui quali si riportano Lorenzo Rota (Bardiani CSF), Mirko Selvaggi (Androni Sidermec), Maciej Paterski (CCC Sprandi Polkowice), Antonio Di Sante (GM Europa Ovini) e Mauro Finetto (Unieuro Wilier Trevigiani), secondo dodici mesi fa. L’avanscoperta dei sette resiste sino al cartello dei meno 15 km, poi il gruppo torna compatto in vista del rush che consegna a Nizzolo il trono occupato nel 2015 da Vincenzo Nibali e la quinta perla stagionale.
NIZZOLO, “FELICE DELLA VITTORIA E DELLA SQUADRA” – “Io e i miei compagni abbiamo preso in mano la situazione a 5 km dal traguardo, poi nell’ultima curva c’è stato un pizzico di disguido, con i giovani del team che sono andati troppo dritti in una curva e, così, i Bardiani ci hanno affiancato. Viviani e Coledan hanno fatto un ottimo lavoro, poi Guarnieri mi ha lanciato,” racconta il brianzolo Nizzolo a proposito del finale di gara e del suo trionfo. Il primo in livrea bianco-rosso-verde. “Io sono partito con un rapporto un po’ lungo, ma nel testa a testa sono riuscito a prevalere. Sono contento della mia vittoria e di come ha lavorato la squadra. Siamo un bellissimo gruppo. Alla Coppa Agostoni, il percorso sarà più impegnativo di quello odierno, ma le motivazioni sono al massimo, la condizione c’è e anche domani proverò a essere lì davanti. Darò il cento per cento. Eneco Tour e Milano Torino, invece, saranno i miei prossimi impegni prima di ottobre e dei Campionati del Mondo in Qatar.”
Fughe e tentativi: una Coppa Bernocchi “frizzante” più che mai, infiammatasi ulteriormente quando a evadere dai ranghi è stato Sonny Colbrelli (Bardiani CSF), per poter alzare le braccia al cielo ha richiesto non solo gambe, ma anche tattica. E quella dell’Italia è stata perfetta. “L’obiettivo era arrivare in volata con Giacomo. L’attacco di Colbrelli non ci dava molti pensieri, perchè c’erano ancora venti chilometri di pianura. Eravamo tranquilli, perchè sapevamo di avere una squadra forte,” spiega il CT Davide Cassani prima di andare via abbracciato al suo ragazzo. Con un sorriso e una soddisfazione in più nel carnet.
Da Legnano (Mi), Silvia Tomasoni
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