Ordine d’arrivo:
1° Kristoffer Halvorsen (Norvegia) 3h40’53”
2° Pascal Ackermann (Germania)
3° Jakub Mareczko (Italia)
4° Phil Bauhaus (Germania)
5° Amund Grondhal Jansen (Norvegia)
6° Jason Lowndes (Australia)
7° Ivan Garcia Cortina (Spagna)
8° Aksel Nommela (Estonia)
9° Jonathan Dibben (Gran Bretagna)
10° Alan Banaszek (Polonia)
29° Riccardo Minali (Italia)
76° Simone Consonni (Italia) a 27″
82° Vincenzo Albanese (Italia) a 33″
100° Davide Ballerini (Italia) a 2’15”
DNF Filippo Ganna (Italia)
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Due anni dopo il successo di Sven Erik Bystrom a Ponferrada (Spagna) 2014, la Norvegia è tornata sul gradino più alto del podio nella prova in linea mondiale riservata agli under23 con Kristoffer Halvorsen. Il possente ventenne del team Joker Byggtorget ha coronato lo strepitoso lavoro della nazionale bianco-rossa rendendosi protagonista di una volata magistrale, nella quale, dopo aver rimontato anche il tedesco Pascal Ackermann – terminato secondo -, si è lasciato tutti dietro andando a vestire la Maglia Iridata.
ITALIA – Per gli Azzurri di Marino Amadori è arrivata una medaglia, anche se non del metallo sperato, grazie a Jakub Mareczko. Autore di un poderoso sprint in rimonta, il bresciano della Wilier Southeast ha conquistato la terza piazza, mettendosi al collo il bronzo.
Quella degli italiani – risultato a parte – è stata, però, una prova piuttosto “tiepida”: rimasti coperti per buona parte della gara, non sono riusciti ad emergere nemmeno nel finale, a differenza di Norvegia e Germania, Paesi solidamente accreditati per il successo che, impostati due treni perfetti, si sono poi effettivamente spartiti il bottino più grosso.
Ottima, comunque, la performance del Tricolore Simone Consonni, che ha fatto l’impossibile per lanciare il rush del compagno Mareczko; sfortunato, invece, Filippo Ganna, caduto dopo sei chilometri e costretto a una fatica supplementare per riportarsi in gruppo.
LA GARA – I 165,7 chilometri distribuiti nelle 10 tornate del circuito qatariota non hanno regalato particolari sussulti. Dopo un avvio caotico, caratterizzato da numerose cadute – una delle quali ha visto, appunto, coinvolto anche Ganna, ritiratosi con ancora 25 km da pedalare – , si è sganciata la fuga che ha tenuto banco per tutta la corsa. Pascal Eenkhoorn (Olanda), Amanuel Gebrezgabihier (Eritrea), Nuno Bico (Portogallo), finito anche a terra, sono stati gli iniziatori del tentativo che si è rimpolpato con l’arrivo di Bryan Gomez (Colombia), Mahdi Rajabikaboodcheshmeh (Iran), Jean-Claude Uwizeye (Rwanda), Gregory Daniel (USA), Michael O’Loughlin (Irlanda) e del vincitore del Giro del Belvedere Patrick Muller (Svizzera).
Il vantaggio dei nove battistrada, che non ha mai superato i tre minuti, si è azzerato a diecimila metri dalla linea bianca grazie all’impulso della Norvegia. L’ultima rotonda ha, poi, sfoltito i ranghi, presentatisi piuttosto sfilacciati al cospetto del traguardo dove, a essere incoronato, è stato l’irresistibile Halvorsen.
DOMANI – La seconda giornata delle gare in linea sarà dedicata alle prove degli Juniores. I commissari tecnici Dino Salvodi e Rino De Candido schiereranno Elisa Balsamo, Chiara Consonni, Martina Fidanza, Lisa Morzenti, Letizia Paternoster, Davide Baldaccini, Michele Gazzoli, Moreno Marchetti, Luca Mozzato e Filippo Zana.