Ordine d’arrivo:
1° Omar Fraile (Dimension Data) 4h23’14”
2° Rui Costa (UAE Team Emirates)
3° Pierre Rolland (Cannondale Drapac)
4° Tanel Kangert (Astana)
5° Giovanni Visconti (Bahrain Merida)
6° Ben Hermans (BMC)
7° Dario Cataldo (Astana)
8° Simone Petilli (UAE Team Emirates)
9° Maxime Monfort (Lotto Soudal) a 3″
10° Laurens De Plus (Quick Step Floors)
Classifica generale:
1° Tom Dumoulin (Team Sunweb)
2° Nairo Quintana (Movistar) a 2’23”
3° Bauke Mollema (Trek Segafredo) a 2’38”
4° Thibaut Pinot (FDJ) a 2’40”
5° Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) a 2’47”
6° Andrey Amador (Movistar) a 3’05”
7° Bob Jungels (Quick Step Floors) a 3’56”
8° Tanel Kangert (Astana) a 3’59”
9° Domenico Pozzovivo (Ag2r) a 4’05”
10° Ilnur Zakarin (Katusha Alpecin) a 4’17”
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Una giornata all’attacco. Un’azione che rimanda ai tempi eroici e a quel ciclismo fatto di passione, ardimento e miti, come l’immenso Gino Bartali ricordato nella sua Ponte a Ema prima del via.
FUGA VINCENTE – La tappa numero 11 del Giro d’Italia si prestava ai colpi di mano e il colpo giusto è arrivato dalle gambe di Omar Fraile Matarranz, che centra la fuga buona, poi rilancia e, alla fine, balza là della linea bianca prima di tutti gli altri.
Alle spalle dello spagnolo della Dimension Data, formazione sudafricana al debutto sul gradino più alto del podio in questa Corsa Rosa, la spartizione delle piazze d’onore vede l’Iridato di Firenze 2013 Rui Costa (UAE Team Emirates) chiudere secondo, Pierre Rolland (Cannondale Drapac) terzo e Tanel Kangert (Astana), quarto.
Rimandata nuovamente la festa italiana: Giovanni Visconti (Bahrain Merida), il migliore degli azzurri, si accasa quinto; settimo e ottavo posto, rispettivamente, invece per Dario Cataldo (Astana) e Simone Petilli (UAE Emirates). Non cambia la parte alta della classifica generale, con i migliori del gruppo che arrivano a 1’32” e Tom Dumoulin che rimane saldamente in Maglia Rosa dopo l’incisiva performance nella cronometro di 24 ore fa.
DISLIVELLO – Quattro gran premi della montagna e pianura praticamente inesistente. Un totale di 3000 metri di dislivello spalmati in 161 km. La Firenze-Bagno di Romagna guarda verso l’alto, strizza l’occhio agli ardimentosi della compagnia, ma non si dimentica dei pretendenti al trono di Milano.
La sortita buona, che ci si aspettava e che – puntuale – è arrivata, se ne va sul secondo gpm – il Passo della Calla – e viene lanciata proprio da Fraile insieme al connazionale Mikel Landa (Sky) rimpolpandosi, strada facendo, con il rientro di una ventina di unità. Ma sono inevitabilmente le rampe del Monte Fumaiolo a decidere le sorti del tracciatone appenninico. Sulla salita di seconda categoria Fraile apre il gas per battezzare il gran premio della montagna e, poi, tira dritto in discesa, dove ritrova la compagnia di Rolland e, più tardi, di Rui Costa.
MONTE FUMAIOLO – Alle spalle dei battistrada, sull’ascesa che dà i natali al Tevere ad accendere le micce è il forcing di Vincenzo Nibali (Bahrain Merida). Lo Squalo messinese, supportato dal fidato luogotenente Franco Pellizotti, mette alla frusta il gruppo dei big mandando in tilt Geraint Thomas (Team Sky) e Steven Kruijswijk (LottoNL) tuttavia, dopo che anche l’attacco a 500 metri dalla sommità di Thibaut Pinot (FDB) si riduce a un nulla di fatto, per i pezzi da novanta non rimane altro che concludere la prova e pensare alle scalate che verranno. In testa alla carovana è, invece, tutta un’altra storia: nelle battute conclusive la lotta per il successo si restringe al terzetto Fraile-Rui Costa-Rolland sino all’arrivo nell’avanguardia di Kangert, che prova subito, senza però fortuna, a lasciare sui pedali i compagni d’avventura.
Il disaccordo dei quattro, con poche centinaia di metri ancora da coprire, fa il buon gioco dei più immediati inseguitori, che riescono nell’impresa del riaggancio ma devono, comunque, restare a guardare la maglia di Fraile dal lato del dorsale perchè la volata, ristretta, sorride al 26enne spagnolo e lo riporta nell’olimpo dei trionfatori a due stagioni di distanza dalle perle conquistata alla 4 Jours de Dunkerque e, destino vuole, al Giro dell’Appennino.
LE MAGLIE:
MAGLIA ROSA Enel – Classifica Generale: Tom Dumoulin (Sunweb)
MAGLIA CICLAMINO Segafredo – Classifica a Punti: Fernando Gaviria (Quick Step Floors)
MAGLIA AZZURRA Banca Mediolanum – Classifica GPM: Jan Polanc (UAE Team Emirates)
MAGLIA BIANCA Eurospin – Classifica Giovani: Bob Jungels (Quick Step Floors)