Ordine d’arrivo:
1° Vincenzo NIbali (Bahrain Merida) 6h24’22”
2° Mikel Landa (Team Sky)
3° Nairo Quintana (Movistar) a 12″
4° Domenico Pozzovivo (Ag2r) a 24″
5° Ilnur Zakarin (Katusha Alpecin) a 34″
6° Davide Formolo (Cannondale Drapac) a 1’26”
7° Bauke Mollema (Trek Segafredo)
8° Bob Jungels (Quick Step Floors)
9° Adam Yates (Orica Scott)
10° Thibaut Pinot (FDJ)
Classifica generale:
1° Tom Dumoulin (Team Sunweb)
2° Nairo Quintana (Movistar) a 31″
3° Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) a 1’12”
4° Thibaut Pinot (FDJ) a 2’38”
5° Ilnur Zakarin (Katusha) a 2’40”
6° Domenico Pozzovivo (Ag2r) a 3’05”
7° Bauke Mollema (Trek Segafredo) a 3’49”
8° Bob Jungels (Quick Step Floors) a 4’35”
9° Steven Kruijswijk (LottoNL Jumbo) a 6’20”
10° Adam Yates (Orica Scott) a 7’00”
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La 16^ frazione del Giro d’Italia, tappa regina dell’edizione numero 100, incorona Vincenzo Nibali.
Incisivo in salita, implacabile in discesa, lo Squalo messinese regala la prima vittoria al Bel Paese e riapre i giochi in ottica trono di Milano, battendo in una volata a due il fuggitivo Mikel Landa (Team Sky), riagganciato nella picchiata in direzione della linea di meta e, poi, regolato nel rush conclusivo.
A Bormio Nairo Quintana (Movistar) si prende la terza piazza e gli ultimi abbuoni disponibili (4″); contengono i distacchi Domenico Pozzovivo (Ag2r) e Ilnur Zakarin (Katusha Alpecin), che arrivano rispettivamente a 24″ e a 34″, mentre finiscono più indietro gli altri big. Giornata difficilissima per Tom Dumoulin (Team Sunweb), che accusa un malessere intestinale all’imbocco dell’ultimo gpm ai meno 34 km ed è costretto a scendere di bici ma, come un leone, ce la fa a difendere la Maglia Rosa nonostante un dazio di 2’17”. Il nuovo podio vede sempre l’olandese sul gradino più alto, con Quintana che si è portato a 31″ e Nibali che è risalito in terza piazza a 1’12”.
STRADA ALL’INSU’ – La terza settimana si apre all’insegna delle altimetrie: la Rovetta-Bormio, 222 km, propone nel menu il Mortirolo (Salita Scarponi), lo Stelvio (Cima Coppi del 2017) e l’Umbrailpass (il versante svizzero dello Stelvio), per un dislivello totale di 5500 metri.
A fare la differenza sono le rampe della terza asperità, Giogo Santa Maria, dove, con il solo Mikel Landa rimasto a portare avanti una fuga che ha perso tutti gli altri pezzi e terminata la “tregua” per riguardo verso i guai del leader, è proprio Nibali a rompere gli indugi e a spaccare il gruppo dei migliori. Alla fiammata del siciliano rispondono Quintana, Pozzovivo e Zakarin, per gli altri inizia la rincorsa. Non c’è già più la Maglia Rosa Tom Dumoulin, che sta combattendo la propria personalissima battaglia contro un corpo che, oggi, gli si è rivoltato contro e per il quale la strada si è fatta tutta all’insù non solo per via delle pendenze. In vista dello scollinamento dell’Umbrailpass Nibali rilancia l’azione, trovando la sola risposta di Quintana, poi in discesa piazza un colpo da mezzo ko e se ne va via, riportandosi su Mikel Landa con ancora 12 km da pedalare.
Il finale scrive la storia di un tracciato epico, ma riscrive anche le pagine del Giro100 che, dalla Lombardia, è pronto a lanciarsi verso il capoluogo meneghino e il Trofeo Senza Fine con qualche certezza in meno e tanto spettacolo in più.
RICORDO – Prima della partenza la carovana ha osservato un minuto di silenzio per onorare le vittime dell’attentato avvenuto nella notte a Manchester e la scomparsa di Nicky Hayden e di Julia Viellehner.
LE MAGLIE:
MAGLIA ROSA Enel – Classifica Generale: Tom Dumoulin (Sunweb)
MAGLIA CICLAMINO Segafredo – Classifica a Punti: Fernando Gaviria (Quick Step Floors)
MAGLIA AZZURRA Banca Mediolanum – Classifica GPM: Mikel Landa Meana (Team Sky)
MAGLIA BIANCA Eurospin – Classifica Giovani: Bob Jungels (Quick Step Floors)