Ordine d’arrivo:
1° Mikel Landa (Team Sky) 4h53’00”
2° Alberto Rui Costa (UAE Team Emirates) a 1’49”
3° Pierre Rolland (Cannndale Drapac) a 1’54”
4° Pello Bilbao (Astana) a 2’12”
5° Sebastian Henao (Team Sky) a 3’06”
6° Evgeniy Shalunov (Gazprom RusVelo) a 3’51”
7° Luis Len Sanchez (Astana)
8° Matteo Busato (Wilier Selle Italia) a 5’05”
9° Lorenzo Rota (Bardiani CSF)
10° Ilia Koshevoy (Wilier Triestina) a 6’44”
Classifica generale:
1° Nairo Quintana (Movistar)
2° Tom Dumoulin (Team Sunweb) a 38″
3° Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) a 43″
4° Thibaut Pinot (FDJ) a 53″
5° Ilnur Zakarin (Katusha Alpecin) a 1’21”
6° Domenico Pozzovivo (Ag2r) a 1’30”
7° Bauke Mollema (Trek SEgafredo) a 2’48”
8° Adam Yates (Orica Scott) a 6’35”
9° Bob Jungels (Quick Step Flors) a 7’03”
10° Steven Kruijswijk (LottoNL Jumbo) a 7’37”
Il successo, finalmente. Mikel Landa ha vinto la 19^ tappa del Giro d’Italia, 191 km da San Candido/Innichen a Piancavallo, ultimo arrivo in salita dell’edizione numero 100.
Per due volte secondo, lo spagnolo del Team Sky, frenato nelle ambizioni più corpose dall’incedente del Blockhaus, ha ribaltato le sorti di una Corsa Rosa che pareve essere nefesta centrando il tanto cercato trionfo, dedicato poi all’amico Michele Scarponi. Alle spalle di Landa, che faceva parte di una fuga che era arrivata a 18 uomini, gli ex compagni d’avventura Rui Costa e Pierre Rolland si sono spartiti le piazze d’onore, con il campione del mondo 2013 della UAE che ha preceduto il francese della Cannondale.
Se il fatto che una fuga, sul terz’ultimo tracciato, potesse andare in porto era praticamente cosa certa, la sorpresa è arrivata in classifica generale: riscritta, ridisegnata e riaperta dalle rampe verso Piancavallo. L’asperità lanciata verso quota 1290 metri ha riconsegnato la Maglia Rosa a Nairo Quintana (Movistar) e ristretto a un minutino e mezzo la lotta finale per il trionfo. Il nuovo podio provvisorio vede sul secondo gradino Tom Dumoulin (Team Sunweb), che oggi ha pagato gli attacchi dei rivali e ancora sul terzo Vincenzo Nibali (Bahrain Merida), che ha resistito all’affondo di Thibaut Pinot riuscendo a tenersi stretto il “bronzo”.
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BAGARRE – Percorso da elettrocardiogramma: una manna per gli aspiranti fuggitivi e per chi vuole mettere le mani sul Trofeo Senza Fine. Il terreno per fare la differenza scarseggia e i papabili al trono di Milano aguzzano l’ingegno e le armi per agguantare la livrea del colore più ambito. La prima vera bagarre si scatena a poco più di un centinaio di km dalla fine, quando nella discesa da Sappada Movistar e Bahrain Merida, notando il leader nella parte posteriore del gruppo, aprono il gas facendo il buco. La stoccata costa alla Maglia Rosa – che può contare sull’appoggio di altre formazioni con comunione di interessi – una rincorsa di un’oretta per ritrovare le ruote degli avversari.
BATTAGLIA – Tornata la calma negli animi, si sgnacia la fuga che caratterizzerà tutto il resto della corsa. Con la lotta per il successo parziale ristretta al drappello di testa, i big rimandano all’ascesa conclusiva le proprie tattiche offensive. Verso Piancavallo la guerra è feroce e le stilettate degli avversari costringono Dumoulin, che non vive il proprio giorno migliore, a correre in difesa. Sull’esigente erta friulana Pinot, Pozzovivo e Zakarin sono i più incisivi; anche Nibali prova l’allungo, ma si ritrova Quintana francobollato a ruota. Nel finale, se ne vanno – ma non troppo, gli altri tre, Nibali e Quintana – nuovo padrone – arrivano praticamente a braccetto, Dumoulin resta indietro e scivola in zona argento. E, da domani, sarà tutto un altro Giro.
LE MAGLIE:
MAGLIA ROSA Enel – Classifica Generale: Nairo Quintana (Movistar)
MAGLIA CICLAMINO Segafredo – Classifica a Punti: Fernando Gaviria (Quick Step Floors)
MAGLIA AZZURRA Banca Mediolanum – Classifica GPM: Mikel Landa Meana (Team Sky)
MAGLIA BIANCA Eurospin – Classifica Giovani: Adam Yates (Orica Scott)