Ordine d’arrivo:
1° Fabio Aru (Astana) 5h52’31”
2° Diego Ulissi (UAE Team Emirates) a 40″
3° Rinaldo Nocentini (Sporting Clube de Portugal/Tavira)
4° Damiano Caruso (BMC)
5° Gianni Moscon (Team Sky)
6° Marco Canola (Nippo Vini Fantini) a 48″
7° Fabio Felline (Trek Segafredo)
8° Sonny Colbrelli (Bahrain Merida)
9° Matteo Trentin (Quick Step Floors)
10° Davide Rebellin (Kuwait Cartucho.es) a 50″
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Fabio Aru è il nuovo Campione Italiano. Il sardo dell’Astana ha confezionato il capolavoro Tricolore scattando a una ventina di km dalla conclusione, nel corso della quarta e ultima ascesa a La Serra, facendo il vuoto ed espugnando vittoriosamente la linea bianca di Ivrea, raggiunta dopo 236 km dal via di Asti.
A salire sui gradini più bassi del podio sono stati Diego Ulissi (UAE Team Emirates) e Rinaldo Nocentini (Sporting Clube de Portugal/Tavira) (nella foto Ansa, il podio).
“Sono davvero felice e anche molto emozionato perché ho vissuto dei momenti difficili quest’anno. Ringrazio la mia famiglia che mi è stata sempre vicino. La tattica era questa: dovevo attaccare subito ai piedi alla salita. È andato tutto come previsto. Inizialmente il Tour de France non entrava nei miei piani però dopo l’infortunio abbiamo deciso di tornarci e sono felicissimo di andarci con la maglia Tricolore e la forma che ho adesso” ha detto Aru dopo l’arrivo, aggiungendo “Era un percorso che inizialmente poteva sembrare facile ma la salita era veramente dura. Io l’ho presa subito a tutta perché volevo arrivare in cima con più vantaggio possibile. Volevo provarci, adesso sono veramente felicissimo. La concorrenza era tanto alta con Moscon, Caruso, Ulissi – il mio amico Diego – e tanti altri che sono molto in forma. Sono partito con grande rispetto nei loro confronti. Vincere un [campionato] italiano era un sogno per me. Avevo fatto secondo negli Under 23. Martedì scorso sono venuto a provare il percorso con Paolo [Tiralongo]. Da quando ho visto questa salita, ho iniziato a pensarci veramente. In fuga da solo sono stato aggiornato chilometro dopo chilometro. Quando ho sentito quaranta secondi, ero incredulo. Ho pensato che andavo veramente forte. Guardavo la velocità, andavo sempre a 50 o 52 km/h. Vincere oggi è un’immensa soddisfazione.
Una vittoria ancora più speciale, quella conquistata dal 26enne dell’Astana al GranPiemonte declinato in versione Campionato Nazionale, perchè arrivata con indosso la maglia dell’amico Michele Scarponi: “In Sierra Nevada quando eravamo in allenamento, io e Michele Scarponi ci siamo scambiati una maglia perché io avevo l’XS e volevo provare la S e lui mi ha dato una sua maglia. Da quando sono tornato a correre, corro con la maglia di Michele. Non l’ho mai detto a nessuno. La prima vittoria la volevo regalare a sua moglie Anna e ai bimbi Giacomo e Tommaso. Eccola.”