Ordine d’arrivo:
1° Bauke Mollema (Trek Segafredo) 4h41’47”
2° Diego Ulissi (UAE Team Emirates) a 19″
3° Tony Gallopin (Lotto Soudal)
4° Primoz Roglic (LottoNL Jumbo)
5° Warren Barguil (Team Sunweb) a 23″
6° Nicolas Roche (BMC) a 1’00”
7° Lilian Calmejane (Direct Energie) a 1’04”
8° Jan Bakelants (Ag2r)
9° Thibaut Pinot (FDJ)
10° Serge Pauwels (Dimension Data)
Classifica generale:
1° Christopher Froome (Team Sky)
2° Fabio Aru (Astana) a 18″
3° Romain Bardet (Ag2r) a 23″
4° Rigoberto Uran (Cannondale Drapac) a 29″
5° Daniel Martin (Quick Step Floors) a 1’12”
6° Mikel Landa (Team Sky) a 1’17”
7° Simon Yates (Orica Scott) a 2’02”
8° Louis Meintjes (UAE Team Emirates) a 5’09”
9° Alberto Contador (Trek Segafredo) a 5’37”
10° Damiano Caruso (BMC) a 6’05”
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Bauke Mollema concretizza una giornata in avanscoperta e si prende in solitaria la 15^ tappa del Tour de France, 189,5 km da Laissac a Le Puy-en-Velay. L’olandese regala prima vittoria alla Trek Segafredo precedendo di 19″ Diego Ulissi (UAE Team Emirates), che regola allo sprint ristretto i primi immediati inseguitori ed ex componenti dell’azione buona.
BRIVIDO GIALLO – Sulle strade di Francia, per riposare c’è tempo. La giornata di congedo della seconda settimana non regala sorprese per quanto riguarda l’ordine d’arrivo – con la fuga che prende il largo e arriva in porto – ma dispensa emozioni forti in ottica classifica generale. Il movimentato tracciato mette alla prova la seraficità da campione di Chris Froome (Team Sky), che deve combatte contro l’attacco in blocco della Ag2r di Romain Bardet e una foratura a 37 km dalla fine – con ruota passata dal compagno Kwiatkowski e sudata supplementare per rientrare – prima di poter tirare un sospiro di sollievo e prepararsi a scalare le Alpi con la Maglia Gialla addosso.
Nessun cambiamento, dunque, per il podio virtuale – il britannico sempre padrone delle insegne del primato e Aru (Astana) e Bardet (Ag2r) alle spalle -, ma cambiano, invece, alcuni piazzamenti nella top-ten: Daniel Martin (Quick Step Floors) sfiamma sull’ultima salita e, grazie al rosicchiamento di quindicina di secondi, si porta in quinta posizione scavacando un Landa votatissimo alla causa del sodale Froome; Damiano Caruso (BMC) evade e passa da quattordicesimo a decimo.