Omnium femminile:
1^ Letizia Paternoster (Italia) 125 p.
2^ Maggie Coles Lyster (Canada) 115 p.
3^ Mylene De Zoete (Olanda) 112 p.
4^ Clara Copponi (Francia) 111
5^ Alexandra Martin Wallace (Australia) 96
6^ Mariia Novolodskaya (Russia) 94
7^ Libby Arbuckle (Nuova Zelanda) 90
8^ Marta Jaskulska (Polonia) 88
9^ Amber Joseph (Barbados) 75
10^ Aksana Salauyeva (Bielorussia) 57
Velocità femminile:
1^ Mathilde Gros (Francia)
2^ Lauren Bate Lowe (Gran Bretagna)
3^ Lea Sophie Friedrich (Germania)
4^ Steffie Van Der Peet (Olanda)
Corsa a punti maschile:
1° Oleg Kanaka (Ucraina) 38 p.
2° Ivan Gerasimov (Russia) 30 p.
3° Jb Murphy (Irlanda) 29 p.
4° Ken Sato (Giappone) 26
5° Ghalehsef Jamahisian (Iran) 22
6° Filip Prokopyszyn (Polonia) 13
7° Aaron Wyllie (Nuova Zelanda) 10
8° Matias Malmberg (Danimarca) 10
9° Mauro Schmid (Svizzera) 9
10° Mideum Joo (Korea) 7
13° Jacopo Cavicchioli (Italia) 5
Inseguimento individuale maschile:
1° Johan Price Pejtersen (Danimarca)
2° Xeno Young (Irlanda)
3° Lev Gonov (Russia)
4° Valere Thiebaud (Svizzera)
5° Ivan Smirnov (Russia)
6° Samuele Manfredi (Italia)
7° Florentin Lecamus (Francia)
8° Joshua Scott (Nuova Zelanda)
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Risuonano le note dell’inno ucraino all’interno del velodromo di Montichiari dove ad aggiudicarsi la corsa a punti degli juniores è stato il ragazzo dell’est Oleg Kanaka; l’atleta in casacca giallo-celeste è scattato come un fulmine appena è stato dato il via alla prova tentando prima la caccia, aggiudicandosi poi una serie di preziosi piazzamenti e guadagnando quindi il giro che gli ha permesso di precedere anche il russo Gerasimov e l’irlandese Murphy che a loro volta erano stati tra i virtuosi in grado di doppiare il gruppo.
Il finale di gara ha visto proprio l’irlandese Murphy tentare il tutto per tutto per guadagnare altri 20 punti: impresa che non è riuscita all’atleta in maglia bianco-verde, nonostante Kanaka, stremato, abbia concluso l’ultimo sprint in coda al gruppo.
Niente da fare, invece, per il modenese Jacopo Cavicchioli che è riuscito ad aggiudicarsi uno sprint intermedio ma si è dovuto accontentare del tredicesimo posto finale.
Il proseguimento di giornata ha regalato un altro oro, rigorosamente in campo femminile, all’Italia grazie ad una straordinaria Letizia Paternoster. L’azzurra ha saputo vincere l’eliminazione e si è ben difesa nella corsa a punti conclusiva chiudendo quindi con 10 punti di vantaggio sull’indomita canadese Maggie Coles Lyster.
Un successo netto quello della Paternoster che non ha nemmeno avuto la necessità di sprintare nell’ultimo traguardo utile avendo acquisito la certezza matematica della vittoria già qualche giro prima del gran finale.
Nell’inseguimento individuale maschile la maglia di campione del mondo finisce a Johan Price-Pejtersen (3’15’’856), che precede Xeno Young (Irlanda). Bronzo al russo Lev Gonov (3’17’’407).
Nello Sprint femminile la francese Mathilde Gros, già autrice del record del mondo nelle qualificazioni, batte la britannica Lauren Bate-Lowes. Bronzo per la tedesca Lee Sophie Friedrich.