Classifica generale finale:
1° Christian Grasmann (Ger) – Kenny De Ketele (Bel) 259 p.
a 1 giro
2° Jesper Morkov (Den) – Morgan Kneisky (Fra) 322 p.
a 2 giri:
3° Alex Rasmussen (Den) – Marcel Kalz (Ger) 345 p.
4° Sebastian Mora (Esp) -Yoeri Havik (Ned) 300 p.
a 17 giri:
5° Wim Stroetinga (Ned) – Andreas Müller (Aut) 129 p.
a 27 giri:
6° Nico Heßlich (Ger) – David Muntaner (Esp) 248 p.
a 30 giri:
7° Achim Burkart (Ger) – Melvin van Zijl (Ned) 138 p.
a 33 giri:
8° Sebastian Wotschke (Ger) – Jan-Andre Freuler (Sui) 163 p.
a 35 giri:
9° Hans Pirius (Ger) – Andreas Graf (Aut) 94 p.
a 43 giri:
10° Moreno De Pauw (Bel) – Lucas Liß (Ger) 64 p.
a 44 giri:
11° Martin Blaha (Rep. Ceca) – Jan Kraus (Rep. Ceca) 164 p.
a 60 giri:
12° Marcel Barth (Ger) – Alois Kankowsky (Rep. Ceca) 52 p.
Nessun colpo di scena nell’ultima notte a Brema. E la vera sorpresa è proprio questa, che consente a Christian Grasmann e Kenny De Ketele di chiudere davanti a tutti anche con un punteggio ben più modesto rispetto alle tre coppie inseguitrici.
Il danese Morkov e il francese Kneisky rimangono in seconda piazza mentre il bronzo è tutto per i possenti Alex Rasmussen e Marcel Kalz. Si chiude così, con la conferma del risultato uscito dal velodromo tedesco appena 24 ore prima, la sei giorni che aveva mischiato le varie coppie per creare un gruppo semplicemente esplosivo, all’interno del quale avrebbe potuto succedere di tutto.
E ora si guarda avanti: a fine mese si correrà a Berlino, subito dopo a Copenhagen per la chiusura della stagione invernale delle Sei Giorni internazionali.