Warren Barguil, Fredrik Ludvigsson, Ramon Sinkeldam e Max Walscheid sono stati dimessi dall’ospedale e stanno facendo ritorno a casa. I quattro atleti della Giant-Alpecin erano rimasti coinvolti nella giornata di sabato nell’incidente con un’autovettura mentre si stavano allenando nel corso del ritiro della squadra a Calpe (Spagna).
“Warren sta abbastanza bene,” ha spiegato nella nota stampa il medico del team Anko Boelens. “In Francia sarà sottoposto a ulteriori esami per determinare se la frattura dello scafoide necessiterà di un’operazione. I suoi tempi di recupero saranno di almeno sei settimane, dopo di che potrà tornare a lavorare per raggiungere il top della condizione. Fredrik ha un po’ di costole ammaccate e altre abrasioni e lividi su tutto il resto del corpo. Ramon sta recuperando dai tagli al ginocchio e al mento, che sono stati suturati e dalle escoriazioni presenti sul corpo. Max sarà sottoposto ad altri esami in Germania per valutare la situazione di tibia e pollice, che si sono fratturati. Si aspetta di essere operato e il suo recupero sarà di qualche mese.”
Chad Haga e John Degenkolb, gli altri due atleti bianco-neri feriti nello scontro, sono invece ancora ricoverati in ospedale.
“Chad ha trascorso bene la notte. E’ stato operato con successo al mento e alle ferite al collo ed è completamente presente a se stesso. Tra qualche giorno sarà operato anche per la frattura orbitale. Fino ad allora e anche per recuperare dall’intervento resterà in ospedale. Dopo essere stato operato ieri con successo per il taglio nella parte alta della gamba, questa mattina John è stato operato anche alla mano e all’avambraccio fratturato e anche questi interventi sono andati bene. Tornerà in Germania tra qualche giorno per sottoporsi ad altri trattamenti sia al braccio che alla mano. Quindi, potrà iniziare il suo recupero. Lui si è preoccupato subito di questo, ma ora è difficile fare previsioni.”
“Certamente l’incidente di ieri ha avuto un forte impatto sulla squadra,” ha detto il CEO Iwan Spekenbrink. “Il recupero degli atleti è la priorità assoluta, così come l’elaborazione emotiva dell’evento per quanti erano presenti. Ci vorrà un po’ di tempo perchè la squadra possa tornare al pieno della propria forza, ma lavoreremo tutti insieme e duramente perchè ciò accada.”