Ordine d’arrivo:
1° Elia Viviani (Team Sky) in 4’07″39
2° Sacha Modolo (Lampre Merida)
3° Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo)
4° Andrea Guardini (Astana)
5° Tomas Vaitkus (Al Nasr Pro Cycling Team Dubai)
6° Ben Swift (Team Sky)
7° Michael Kolar (Tinkoff)
8° Grzegorz Stepniak (CCC Sprandi Polkowice)
9° Chris Opie (One Pro Cycling)
10° Mark Cavendish (Dimension Data for Qhubeka)
Classifica generale:
1° Elia Viviani (Team Sky)
2° Marcel Kittel (Etixx Quick Step)
3° Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo) a 2″
4° Sacha Modolo (Lampre Merida) a 4″
5° Mark Cavendisch (Dimension Data for Qhubeka)
6° Soufiane Haddi (Skydive Dubai) a 9″
7° Andrea Guardini (Astana) a 10″
8° Tomas Vaitkus (Al Nasr Pro Cycling Team Dubai)
9° Michal Kolar (Tinkoff)
10° Chris Opie (One Pro Cyling)
La prima gioia stagionale per Elia Viviani è arrivata, come già era stato nel 2015, sulle strade del Dubai Tour. Il velocista di Isola della Scala (Vr) ha espugnato a braccia al cielo la linea bianca di Palm Jumeirah, raggiunta dopo 183 km dal via, balzando anche al comando della graduatoria generale.
Il podio, tutto italiano, è stato completato da Sacha Modolo (Lampre Merida) e Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo). Quarta piazza, invece, per Andrea Guardini (Astana).
“Ieri ho iniziato la mia volata troppo presto e all’ultimo chilometro sono rimasto senza più compagni di squadra,” ha raccontato Viviani, nuova Maglia Blu. “Io sono meno veloce rispetto a sprinters come Kittel e Cavendish, così se voglio avere qualche chance di batterli deve andare tutto alla perfezione. Ieri sera abbiamo parlato di quello che non aveva funzionato e oggi abbiamo corso in maniera eccellente. Quando il gruppo ha chiuso sui fuggitivi mi trovavo in una posizione ideale, questo finale mi si addice. Qui ho vinto anche l’anno scorso ed è bellissimo iniziare l’anno con un successo a Dubai.”