Donoratico ha riaperto i battenti della stagione italiana e, in attesa della replica in programma tra sette giorni a Laigueglia, è già tempo di tornare a parlare di Coppa Italia.
QUO VADO? – Coppa Italia, appunto. Siamo alle solite. E’ passato esattamente un anno dal Gp Costa degli Etruschi 2015 e anche quest’anno, proprio come accaduto per quello passato (clicca qui per rileggere l’articolo del 9 febbraio 2015), la Coppa Italia è ripartita senza l’ufficializzazione di un regolamento aggiornato al 2016 di cui, ad oggi, non vi è traccia sul sito della Lega Ciclismo Professionistico, l’ente che cura la competizione che dovrebbe mettere in palio un posto sicuro al prossimo Giro d’Italia. Una vecchia abitudine a cui i team italiani hanno già ampiamente dimostrato di sapersi supinamente adattare.
NIPPO VINI FANTINI PRIMA LEADER – E allora, dando per scontato ciò che scontato non dovrebbe essere, la redazione di ciclismoweb.net ha provveduto a calcolare la prima, nuova, classifica della Coppa Italia 2016. Al comando, grazie al primo successo in Italia che porta la firma di Grega Bole, c’è la Nippo Vini Fantini che può contare sul “bonus vittoria” per staccare anche le “più regolari” Bardiani CSF e Southeast Venezuela che avevano ottenuto la miglior somma dei piazzamenti. Poco dietro anche la Androni Sidermec che, più di tutti gli altri, proprio grazie alla Coppa Italia punterà quest’anno a riprendersi un posto al Giro d’Italia 2016.
LAMPRE A ZERO – Unica squadra, tra le 18 al via, a chiudere a zero punti, invece, è proprio la Lampre Merida che era anche l’unica squadra World Tour ai nastri di partenza della corsa livornese ma che si è presentata al traguardo con due soli alfieri (e non tre come prescriverebbe il regolamento).
Buono il comportamento della Gazprom RusVelo, sesta nella classifica a punti, mentre la migliore formazione continental in gara si è dimostrata l’austriaca Felbermayr Simplon, quindicesima, invece, la giovane nazionale italiana.
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