Ordine d’arrivo:
1° Stephen Cummings (Dimension Data) 6h04’49”
2° Salvatore Puccio (Sky) a 13″
3° Natnael Berhane (Dimension Data)
4° Daniel Moreno Fernandez (Movistar)
5° Jan Bakelants (Ag2r La Mondiale)
6° Matteo Montaguti (Ag2r La Mondiale) a 16″
7° Peter Sagan (Tinkoff) a 25″
8° Greg Van Avermaet (BMC)
9° Tiesj Benoot (Lotto Soudal)
10° Zdenek Stybar (Etixx QuickStep)
Classifica generale:
1° Zdenek Stybar (Etixx Quick Step)
2° Damiano Caruso (BMC) a 9″
3° Greg Van Avermaet (BMC)
4° Tejay Van Garderen (BMC)
5° Bob Jungels (Etixx Quick Step) a 11″
6° Gianluca Brambilla (Etixx Quick Step)
7° Peter Sagan (Tinkoff) a 14″
8° Thibault Pinot (FDJ) a 18″
9° Sebastien Reichenbach (FDJ)
10° Roman Kreuziger (Tinkoff) a 20″
Un capolavoro tattico. Questo è ciò che ha consentito a Stephen Cummings di conquistare il successo sul traguardo di Foligno: quello che non era riuscito a Valerio Conti (Lampre), nè a Salvatore Puccio (Sky) e nemmeno a Matteo Montaguti (Ag2r) è riuscito, invece, al britannico della Dimension Data.
Una tappa che ha vissuto sulla lunga fuga di Valerio Conti (Lampre Merida), rimasto solo al comando troppo presto, dopo essere stato abbandonato dai compagni d’avventura Vilela (Caja Rural), Benedetti (Bora Argon 18) e Bongiorno (Bardiani); con il gruppo tornato nel frattempo compatto, nel corso della seconda e ultima ascesa al GPM di Montefalco, sono stati i big ad imporre il proprio ritmo e a selezionare il gruppo dei migliori. Dopo i fuochi d’artificio ammirati in salita con Diego Ulissi (Lampre) tra i più attivi, però, è stato l’allungo in pianura di Salvatore Puccio (Sky) a mettere definitivamente fuori gioco i pochi velocisti rimasti nel plotone.
Sulla ruota di Puccio si sono riportati prima Montaguti (Ag2r) e poi Cummings (Dimension Data): proprio quest’ultimo, rimasto passivo per alcuni chilometri, ha piazzato l’accelerata vincente a tre chilometri dal traguardo, appena un secondo prima del rientro di Berhane (Dimension Data), Bakelants (Ag2r) e Moreno Fernandez (Movistar).
Un assolo che si è tramutato ben presto in una autentica passerella d’onore per il gregario che usando la testa e sfruttando le proprie doti da passista ha trovato l’acuto vincente alla prima occasione utile. Una manciata di secondi il suo vantaggio sulla linea d’arrivo nei confronti dei diretti rivali con Salvatore Puccio (Sky) costretto a sbattere amaramente il pugno sul manubrio e l’iridato Peter Sagan poco più indietro a digrignare i denti per un’altra possibilità gettata alle ortiche.