E’ stato davvero un giovedì nero per la Borgo Molino Rinascita Ormelle, con un tranquillo allenamento che ha rischiato di trasformarsi in tragedia. Protagonista il trevigiano Mattia Pellizzer. La squadra sta affrontando la discesa che da Combai porta a Follina dopo lo scollinamento. In pieno centro abitato di Miane (Tv) Pellizzer all’improvviso perde il controllo della bici. Probabilmente a causa di tombino che gli fa perdere l’equilibrio. Il ragazzo di Fanzolo di Vedelago che pedala in coda al drappello grigioverde vola via e finisce contro un muretto di roccia laterale alla strada. Picchia con la tempia su uno spigolo e resta esanime sull’asfalto. Una scena e dei momenti terribili per il ds Pavanello che dall’ammiraglia al seguito ha visto.
“Ho ancora i brividi – racconta il tecnico trevigiano -. Dopo avere perso l’equilibrio, Mattia è finito contro il muro ed ha compiuto due giri su se stesso a peso morto prima di finire a terra e restare immobile per almeno 30-40 interminabili secondi. Un incubo, dopo quanto visto domenica a Orsago nella caduta del ragazzo sloveno. Il casco si è spaccato in due. Per fortuna lo portava. Un miracolo lo ha salvato. Ho subito chiamato il 118. L’ambulanza lo ha trasportato d’urgenza al pronto soccorso di Conegliano dov’è stata subito eseguita una Tac. Per fortuna risultata negativa: la caduta non ha avuto conseguenze. Già oggi dovrebbero dimetterlo. Valuteremo le condizioni, ma confido di averlo in gara già domenica a Gussago dove su quel percorso vallonato e un finale impegnativo potrebbe fare davvero bene”.
Ma i drammatici momenti vissuti giovedì non sono bastati. Perché mentre si sfiorava il dramma a Miane, sulle strade vicentine, nella zona di Lonigo, succedeva un fatto altrettanto allarmante, verificatosi sempre in allenamento. Davide Bauce, infatti, è stato fermato da alcune persone, minacciato e derubato della bici, una Pinarello, dal valore complessivo di circa cinquemila euro. Il ragazzo rimasto appiedato, superato il momentaneo shock, si è poi fatto coraggio ed ha trovato il modo di tornare a casa, tra la rabbia e la costernazione per quanto accaduto che ha davvero dell’incredibile.
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