Ancora a segno Jakub Mareczko, il velocista che si prende almeno una corsa al mese. Mette a frutto questa volta il gran lavoro della Southeast, il cui treno sapientemente non deraglia. Ma ciò che ottiene nella quinta tappa del Giro di Turchia, se lo conquista anche e soprattutto negli ultimi metri della’arrivo di Kemer, nei quali è capace di sorprendere un mostro sacro delle volate qual è André Greipel.
“Nel finale Belletti mi ha aperto il campo molto bene – sottolinea – e siamo riusciti finalmente a finalizzare la strategia messa in atto dalla squadra. A differenza di ieri non ci siamo spenti sul rettifilo finale, anche se a causa di un rallentamento quando mancava un chilometro al traguardo il gruppo si è ricompattato e tutto è stato rimesso in gioco. Se ieri siamo scattati troppo presto per fare la volata, oggi invece i tempi sono stati perfetti. I miei compagni sono rimasti davanti al gruppo principale sin dal primo chilometro e poi sono stati impeccabili nel finale, quando ho saltato Belletti e Greipel per chiudere davanti a tutti”.
La sua condizione in vista del Giro è in netto miglioramento: “Sono rimasto a casa ad allenarmi per una settimana prima di venire qui in Turchia e credo mi abbia fatto bene. Ho programmato la trasferta in Turchia pensando al mio primo Giro. Credo di poter dire la mia in un paio di volate ma realmente non so quale possa essere il mio stato di forma tra qualche settimana ed il livello degli avversari. Certo che fare un podio in una tappa del Giro sarebbe il massimo…”.
Primo podio, nonostante qualche problema negli ultimi metri della tappa, per il suo compagno Manuel Belletti, rientrato dopo l’infortunio allo scafoide riportato qualche settimana fa: “Per venti metri ho smesso di pedalare, quando Greipel mi ha un po’ chiuso contro le transenne. Primo e terzo è comunque per noi un ottimo risultato di squadra. Abbiamo messo in piedi ancora una volta un buon treno per la volata e tenuto al meglio sino alla fine”.
Pello Bilbao archivia un’altra giornata da leader della corsa, vissuta senza troppi patemi. “E’ stata una tappa lunga – riflette il basco della Caja Rural-Seguros RGa -, che io e i miei compagni abbiamo trascorso più che altro a controllare i rivali. La Lotto Soudal ha voluto un finale duro e noi abbiamo gestito la situazione di classifica. La tappa di domani con arrivo in salita ad Elmali? Deciderà il successo finale nella corsa, credo. Mi aspetto che Lampre, Astana e CCC possano attaccare. Noi abbiamo una buona squadra e cercheremo di conservare il primato. Sono in testa alla classifica e dunque sarò colui che più di ogni altro godrà dell’appoggio dei compagni, anche se pure Goncalves e Arroyo sono in buona posizione. Con questa situazione l’erta di Elmali fa meno paura. Non sono uno scalatore pure, come quelli che arrivano dalle mie parti (Vizcaya, Paesi Baschi, ndr) ma in salita mi difendo. E soprattutto ho grande fiducia nelle mie possibilità”.
Da Kemer, Gian Paolo Grossi