Per un malore improvviso mentre si trovava nella sua casa di Monsummano Terme, è morto a 67 anni Giacomo Pasqui personaggio noto e conosciuto nel ciclismo come nella vita politica.
Giacomo, consigliere comunale di lunga data, ex assessore e vice sindaco a Monsummano Terme, era conosciutissimo nello sport per i tanti anni trascorsi alla guida di una società storica del ciclismo nazionale come l’Unione Ciclistica Monsummanese per la quale hanno gareggiato fiori di campioni.
Negli anni più lontani ricordiamo Fagni, Picchiotti, Goretti, Armani, Beretta, Viviani, Da Ros, Giovannetti, quindi Sorensen, Paolo Bettini, Lanzoni, Aggiano, Canuti, Cataldo, Quintero Norena, Trotta, Fedi, Puccio, Parrinello, l’australiano Porte e diversi altri. Pasqui si era appassionato di ciclismo da ragazzo. Il suo primo incarico dirigenziale nella Cintolese nel 1967; nel ‘72 entrò a far parte della U.C. Monsummanese della quale divenne presidente senza più lasciare quella carica dal 1978. Per due mandati quadriennali, dal 1984 al 1992, fu vice presidente del Comitato Regionale Toscano di ciclismo. Anni straordinari ed intensi con tantissime vittorie di prestigio con la squadra, ed un impegno assiduo come dirigente del ciclismo. Amava ripetere che Lui era un dirigente da “spada più che da fioretto” da battaglie propositive e innovative.
Un trascinatore che fu tra i primi nel 1994 a credere nel progetto del ciclodromo di Ponte Buggianese e quindi a studiare la sua realizzazione con Luciano Talini, attuale presidente del Comitato Provinciale di Pistoia della Federciclismo. Tre anni fa, nel maggio del 2013 c’era stato il suo coinvolgimento in una vicenda di false sponsorizzazione sportive. Un fatto che lo turbò profondamente, l’U.C. Monsummanese fu costretta a lasciare il ciclismo, mentre Giacomo Pasqui proseguì il suo impegno politico, in attesa chissà di poter tornare ancora nel suo amatissimo mondo del pedale.
Oggi a soli 67 anni la sua improvvisa scomparsa, la perdita di un amico che ha dato tanto al ciclismo. Ai familiari di Giacomo Pasqui le espressioni del più vivo cordoglio, da parte di tutto il movimento ciclistico toscano.