Ordine d’arrivo:
1° Rein Taaramae (Katusha) 4h22’43”
2° Darwin Atapuma (BMC) a 51″
3° Joseph Dombrowski (Cannondale) a 1’17”
4° Mikel Nieve (Team Sky) a 4’12”
5° Alexander Foliforov (Katusha) a 4’36”
6° Vincenzo Nibali (Astana) a 6’44”
7° Alejandro Valverde (Movistar) a 6’57”
8° Rigoberto Uran (Cannondale) a 6’57”
9° Giovanni Visconti (Movistar) a 7’47”
10° Rafal Majka (Tinkoff) a 8’06”
Classifica generale:
1° Vincenzo Nibali (Astana)
2° Esteban Chaves (Orica GreenEdge) a 52″
3° Alejandro Valverde (Movistar) a 1’17”
4° Steven Kruijswijk (LottoNL Jumbo) a 1’50”
5° Rafal Majka (Tinkoff) a 4’37”
6° Bob Jungels (Etixx Quick Step) a 8’31”
7° Rigoberto Uran (Cannondale) a 11’47”
8° Andrey Amador (Movistar) a 13’21”
9° Darwin Atapuma (BMC) a 14’09”
10° Kanstantsin Siutsou (Dimension Data) a 16’20”
Ieri la Maglia Rosa era una speranza. Oggi, è una realtà. Domani, sarà una certezza. Vincenzo Nibali – rinato, ritrovato, mai perso – completa il capolavoro cominciato a Risoul vestendendosi, a Sant’Anna di Vinadio, con la livrea del colore più bello. A dividerlo dal sogno e dalla conquista del secondo Giro d’Italia della sua vita rimane, ora, solamente la passerella finale che, da Cuneo, approderà a Torino. Nella capoluogo piemontese ad aspettarlo ci saranno il Trono e la quarta perla in un Grande Giro, dopo quelle conquistata alla Vuelta 2010, al Tour de France 2014 e, sulle strade di casa, nel 2013.
La 20esima tappa, partita dalla francese Guillestre, per lo Squalo dello Stretto è la giornata perfetta. Le rampe del Colle della Lombarda il terreno ideale per un’offensiva. In vista del gran premio della montagna di prima categoria il siciliano apre il gas, fa il vuoto e se ne va. Esteban Chaves crolla. Alejandro Valverde vede il luccichio del bronzo e rilancia per andarselo a prendere.
All’arrivo, dove a transitare per primo a braccia al cielo è l’estone della Katusha Rein Taaramae, è festa italiana. I primi a congratularsi con il siciliano sono proprio i parenti del colombiano, coraggioso nel suo tentativo di difesa e riaccasatosi, comunque con un sorriso, sul secondo gradino del podio. Sul terzo salirà, invece, il murciano Valverde che ha spodestato Steven Kruijswijk (LottoNL Jumbo), eroe “tragico” e sfortunato di questa 99esima edizione.
L’ULTIMA FATICA – 134 chilometri. Tanto misura l’ultima fatica della Corsa Rosa 2016. Nell’avvio di gara francese si sgancia la fuga di rito forte, inizialmente, di Gianluca Brambilla (Etixx), Alexander Foliforov (Gazprom), Mikel Nieve (Sky), Stefan Denifl (Iam), Tanel Kangert (Astana), Darwin Atapuma (Bmc), Giovanni Visconti (Movistar), Joe Dombrowski (Cannondale), Alexey Rybalkin (Gazprom) e Rein Taaramae (Katusha). Sul primo gpm in programma, il Col de Vars, è l’austriaco a transitare per primo con Nieve alle spalle. Nel corso dll’ascesa al Col de la Bonnette il navarro – già vittorioso a Cividale del Friuli – allunga in solitaria battezzando la cima e sfilando la Maglia Azzurra a Damiano Cunego (Nippo Vini Fantini).
COLLE DELLA LOMARDA, NASCE L’IMPRESA – L’alfiere del Team Sky nella lunga discesa in direzione di Isola viene ripreso da un drappellino composto da Kangert, Atapuma, Dombrowski, Taaramae, Visconti, Foliforov e Brambilla – ultimo a rientrare -. Sul Colle della Lombarda attacca Dombroski, che porta via con sè Atapuma e Visconti. Alle loro spalle nel gruppo dei big è l’Astana a scatenare il forcing e a gettare le basi per l’azione del proprio capitano, sempre affiancato dal fidatissimo Michele Scarponi. A pochi chilometri dallo scollinamento cambia la situazione tra i battistrada, con il terzetto che viene raggiunto da Kangert e Taaramae: dopo il ricongiungimento, il primo viene fermato dall’ammiraglia per attendere Nibali, il secondo tira dritto distanziando gli ormai ex compagni d’avventura. Lo rivedranno solamente al traguardo. Nel plotone dei big, ridottosi sensibilmente di numero, ci si attende una fiammata e questa arriva, puntuale, da Nibali, che “testa” le gambe agli avversari a 3,5 km dal gpm, trovando la risposta di Chaves e Valverde, ma non quella di Kruijswijk, “segnato” dalla rovinosa caduta del giorno precedente. Il secondo attacco è quello buono: Nibali riparte e, questa volta, non risponde nessuno. Lo Squalo affonda i denti e i piedi sui pedali, scappando via tutto solo.
ROSA ITALIANA – La picchiata e l’ultimo strappo in direzione di Sant’Anna di Vinadio esaltano il Campione Italiano; affossano, invece, Esteban Chaves, che perde anche le ruote di Valverde e Uran trovandosi costretto a una disperata rincorsa. Le fasi finali, con l’estone della Katusha già impegnato nei festeggiamenti di rito, sono tutte vissute cronometro alla mano. Il verdetto del tempo e dell’asfalto, una volta che i big transitano oltre la linea bianca, è una consacrazione per Nibali e un macigno per Chaves. Il siciliano può piangere di gioia, il colombiano nonostante tutto non smette di sorridere. Come a sorridere è anche Valverde che, alla fine, la terza piazza se l’è riagguantata.
LE MAGLIE:
MAGLIA ROSA “ENEL” – Classifica Generale: Vincenzo Nibali (Astana)
MAGLIA ROSSA “ALGIDA” – Classifica a Punti: Giacomo Nizzolo (Trek Segafredo)
MAGLIA AZZURRA “BANCA MEDIOLANUM” – Classifica GPM: Mikel Nieve (Team Sky)
MAGLIA BIANCA “EUROSPIN” – Classifica Giovani: Bob Jungels (Etixx Quick Step)
RITIRATI: –