E’ una Toscana in festa quella che si è svegliata questa mattina dopo la conclusione del 99° Giro d’Italia con la meravigliosa vittoria di Vincenzo Nibali, che grazie a una località, Mastromarco di Lamporecchio ed a due famiglie in modo particolare, quella del compianto Bruno Malucchi per tanti anni presidente della Mastromarco e di Carlo Franceschi, che hanno saputo far crescere Nibali come uomo e come ciclista. E la soddisfazione di un’intera Regione prima di tributare direttamente a Vincenzo tutta la stima e l’ammirazione che merita, è stata espressa dal presidente del Comitato Regionale Toscano di ciclismo, Giacomo Bacci.
“E’ un giorno di festa – dice Bacci – dopo un’impresa che resterà scritta nella storia del ciclismo mondiale come un evento storico. Un capolavoro sul quale nessuno avrebbe creduto dopo la giornata di Andalo, ma lui il grande Vincenzo, ha fatto ricredere tutti e si è lanciato verso un’esaltante vittoria. “Lo Squalo” è stato immenso dimostrando a tutti che nella vita non dobbiamo mai mollare, ed occorre sempre credere in quello che si fa.”
Un successo che fa bene a tutto il movimento ciclistico giovanile “e che noi – dice ancora Bacci – siamo obbligati a trasmettere soprattutto ai giovani e far capire quanto sia bello questo sport. Ma oltre l’aspetto tecnico e sportivo, come dimenticare il gesto di fair play dei genitori di Chaves che sono andati a complimentarsi ed abbracciare Nibali dopo il suo successo di tappa con il quale ha sfilato la maglia rosa dalle spalle del loro figlio. Ed ancora un altro temibile avversario di Nibali, lo spagnolo Valverde andato ad abbracciare Vincenzo. Un esempio per tutti, per i giovani, per i loro genitori, per tutti indistintamente, mondo della scuola compreso. Esempio di lealtà, rispetto nella competizione sportiva come nella vita di tutti i giorni”.
Il presidente Bacci conclude il suo intervento ricordando come si senta orgoglioso di essere il massimo dirigente del ciclismo toscano, una Regione sul podio a livello nazionale. “Concludo ringraziando la famiglia di Carlo Franceschi che ha saputo a suo tempo accogliere un ragazzo venuto da oltre mille Km di distanza, che non gli ha fatto sentire il distacco dai suoi genitori legittimi, dandogli tutto l’affetto che si dà a un proprio figlio. Mi chiedo cosa sarebbe stato se tra di noi ci fossero stati ancora due personaggi ineguagliabili come Alfredo Martini e Franco Ballerini. Tutto il popolo del ciclismo toscano e non solo, abbraccia in questo momento in modo caloroso Vincenzo Nibali dicendogli grazie, grazie, grazie”.