La corsa per l’organizzazione dei mondiali di ciclismo 2020 è stata lanciata da tempo da Vicenza ma la candidatura italiana, seppur ben presentata e credibile sotto tutti i punti di vista, sarà chiamata a confrontarsi con una rivale davvero tosta.
E’ stata annunciata quest’oggi in Colombia, infatti, la candidatura di Boyacà proprio per ospitare i Mondiali 2020: quella che è la “regione dei campioni” da dove proviene anche il recente vincitore della Vuelta, Nairo Quintana, vuole fare le cose in grande e ha messo in campo tutti i propri calibri da novanta.
In testa al comitato organizzatore di Boyaca 2020, presentato nel corso di una conferenza stampa di Boyaca, ci sarà il presidente della Federazione Ciclistica Colombiana, Jorge Ovidio Gonzales, sostenuto dal governatore del dipartimento di Boyaca Carlos Andrès Amaya, dal sindaco Pablo Emiolio Cepeda e dal membro del comitato esecutivo Jorge Mauricio Vargas.
Ma se non bastassero i dirigenti, a sostenere la candidatura di Boyaca 2020 c’è lo stesso Nairo Quintana che si sarebbe speso in prima persona per far ottenere agli organizzatori l’appoggio di alcuni importanti partner internazionali.
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I percorsi suggestivi, anche a Boyaca, non mancherebbero e il ritorno del mondiale in Colombia è atteso da anni dalla gente sudamericana che ha ancora negli occhi le immagini della settimana iridata del 1995. Il progetto colombiano, peraltro, sarebbe completato dalla creazione di una nuova pista olimpica di BMX a Tunja, da realizzare sull’onda dell’entusiasmo del recente oro olimpico conquistato a Rio de Janeiro da Mariana Pajon.
La corsa per il mondiale 2020 proseguirà fino ad Innsbruck 2017 dove l’UCI, fresca di rinnovo delle proprie cariche elettive, deciderà anche l’assegnazione dell’organizzazione in vista del 2020.