Ordine d’arrivo Juniores:
1° Brandon McNulty (USA) 28,9 km in 34’42″29
2° Mikkel Bjerg (Danimarca) a 35″
3° Ian Garrison (USA) a 53″
4° Julius Johansen (Danimarca) a 1’02”
5° Ruben Apers (Belgio) a 1’24”
6° Iver Knotten (Norvegia) a 1’32”
7° Awet Habtom (Eritrea) a 1’40”
8° Marc Hirschi (Svizzera) a 1’43”
9° Jaka Primozic (Slovenia) a 1’53”
10° Jarno Mobach (Olanda) a 2’00”
27° Alexander Konychev (Italia) a 2’58”
32° Alessandro Covi (Italia) a 3’13”
[banner]G-SILVIA[/banner]
Nel 2015, al primo anno nella categoria, Brandon McNulty si era messo al collo la medaglia di bronzo. Dodici mesi più tardi, lo statunitense è andato molto più in su del terzo posto conquistato in casa, a Richmond, laureandosi Campione del Mondo a cronometro al termine di una prova stratosferica.
Sceso per ultimo dalla rampa, il diciottenne ha ripreso i due atleti che lo precedevano – il francese Campione Europeo Alexys Brunel e lo svizzero Stefan Bissegger, entrambi naufragati sulle strade del Qatar – viaggiando a quasi 50 km/h di media (49,954 km/h) e fermando il cronometro, al termine dei 28,9 km in programma, a 34’42”. Un tempo che gli avrebbe consegnato un posto sul podio anche tra gli Under23 e che, tra gli Juniores, gli ha permesso di festeggiare la gioia più bella.
Le medaglie restanti sono finite al collo del danese Mikkel Bjerg e dell’altro portacolori a Stelle e Strisce Ian Garrison.
VITTORIA ANNUNCIATA – Per McNulty, grande favorito della viglia, la Maglia Iradata è arrivata a coronamento di una stagione già ricca di ottimi risultati, tra i quali spiccano – a livello internazionale – le vittorie in Coppa delle Nazioni al Tour de l’Abitibi e al Trofeo Karlsberg, nonché il successo – sempre nel time trial trial – al Tour du Pays de Vaud (N. Cup).
Prevedibilmente lontani dai migliori gli italiani Alexander Konychev (27° a 2’58”) e Alessandro Covi (32° a 3’13”).