Su di un arcipelago di 33 isole che confina ad ovest con l’Arabia Saudita e a sud con il Qatar, insiste un piccolo stato, proprio vicino alle coste occidentali del Golfo Persico che, a partire dal nuovo anno, promette di stupire il mondo del ciclismo su strada. Dopo due anni di attente analisi sulla crescita del ciclismo professionistico, con l’obiettivo di presentare il Bahrain come una destinazione di alto livello per affari e turismo, il 27 luglio scorso è nato il Bahrain-Merida Pro Cycling Team.
Un team che sta facendo parlare molto e già da qualche mese ha completamente scombussolato il mercato. Numerosi gli ingaggi che ruotano intorno a Vincenzo Nibali. Due quinti dello Staff tecnico è italiano, capeggiato dal General Manager Brent Copeland, ex della Lampre. Ventinove gli atleti fin qui in rosa, per la maggior parte italiani (31.04%) ma molto numerosa anche la presenza di spagnoli e sloveni con rispettivamente sei atleti. Di certo Nibali il nome di punta ma in squadra tra gli altri anche Giovanni Visconti. Team certamente giovane con il 58,63% è nato nell’ottava decade del secolo scorso e dieci tra il 1990 e il 1995. Il primo vagito l’ha emesso a Porec in Croazia e sempre qui, ma a Rovinji abbiamo parlato con Giovanni Visconti che ci ha raccontato con entusiasmo della nuova avventura che lo aspetta.
CON NIBALI, INSIEME – Innanzitutto, abbiamo parlato di clima è non certo di quello atmosferico. Forti emozioni quelle vissute in terra di Croazia: “C’è caldo ..tanto caldo!” sorride l’ormai ex Movistar. “E’ tanta la voglia di rispolverare il Visconti che conoscete bene”.
Come un bambino al primo anno nel mondo delle due ruote, con gli occhi brillanti ed illuminati da entusiasmo e voglia di fare, Giovanni si confida ai microfoni di ciclismoweb.net: “Questa squadra sta risvegliando in me, la voglia di essere professionista e professionale al100%”. Gli occhi, l’espressione del suo volto cambiano rapidamente, come un adolescente che matura e diventa uomo, così il suo sguardo diventano serio e fiero: è tempo di fare sul serio!
Così giù con la domanda che avevamo cerchiato con l’inchiostro rosso: come ti rapporterai a Nibali? Avete parlato? Siete Uomini, ora, e avrete di certo saputo superare i dissidi d’un tempo… “Con Vincenzo ho un rapporto incredibile adesso; per la verità, a dirla tutta, nel mio profondo sapevo che prima o poi avremmo corso insieme, me l’aspettavo sai? In realtà” continua “c’è sempre stata tanta stima tra noi, del resto, uno conosce bene i Valori dell’altro”.
Non è difficile intuire che l’ingaggio nel nuovo team, di certo fondato sui risultati e conquistato sul merito atletico di Visconti, porta la firma del fuoriclasse messinese, ed infatti è lo stesso Marine che dimostra la nostra tesi: “E’ proprio Vincenzo (Nibali NdR) a stimolarmi nel prendermi di nuovo il mio spazio.” Un leader vero è lo “Squalo” che viene fuori dalla nostra chiacchierata con il palermitano trapiantato in Toscana; un “generale” che conosce bene i suoi nuovi compagni di squadra, gente dalle potenti gambe e dal cuore grande.
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OBIETTIVI CHIARI – Sul calendario delle gare, degli impegni che aspettano nei prossimi mesi Visconti e la Barhain Team i conti sono presto fatti: Tour Down Under, Tour Of Oman “Poi al Giro” sancisce bene i ruoli della squadra “E’ chiaro che sarò lì per Vincenzo: sarà un onore. Ma fino al Giro, come già detto, avrò i miei spazi a cominciare dalla Australia e poi nell’Oman”. Brevi corse a tappe, dunque. Lungo la carriera, Visconti si è lentamente trasformato fisicamente, nel cassetto restano i tre titoli tricolori: vinti con forza e potenza esplosiva. Per poi passare a vittorie costruite su lunghe salite (sul Galibier, la salita del Pirata NdR). Il nuovo Visco, un nuovo Marine: un finisseur dotato di intelligenza e “cazzimma”.
Cosa ci dovremmo aspettare nel 2017? Che Visconti vedremo?
Non si scompone, e subito ci risponde: ”Un doppio Visconti. Un primo che si riprende lo spazio che merita e che quindi proverà a ritrovare quella brillantezza per ottenere risultati personali. L’altro sarà un Visconti versione super gregario per Vincenzo. Uomo fondamentale per il finale di tappe dure al Giro o alla Vuelta” termina senza scomporsi lasciando trasparire serenità e consapevolezza dei propri mezzi “anche questi momenti saranno pienamente gratificante per me!”.
La Spagna e le altre nazioni rappresentate nella squadra si adegueranno all’italian (Sicily) style del Team Bahrain?
“È un bel gruppo” afferma il luogotenente dalle mostrine da vincente. ”Un mix veramente creato ad arte. Ognuno conosce già il suo posto. Qui è tutto bello e stimolante. Si stanno superando! Pensa che han dovuto creare tutto da zero… Organizzazione TOP!”.
Gli spagnoli che Giovanni conosce bene avendo corso per cinque anni nella Movistar, spesso sono testoni e fanno danni; il Mondiale di Firenze tra tutti ne fa da esempio con Rui Costa in gloria e i due spagnoli “dispettosi” a ruota. “Gli spagnoli che sono qui sono stati ingaggiati con idee ben chiare. Izaguirre sarà un leader nelle sue gare. Javi Moreno sarà un gregario di Vincenzo nei grandi giri. Non ci saranno quindi problemi. Si tratta poi di ragazzi d oro” chiude il Visco.
Hai profonda esperienza con i grandi del ciclismo: Bettini poi divenuto ct azzurro, e Unzue che ha guidato grandi nomi Indurai prima, e poi Valverde come vedi questa nuova avventura?
”Come dici tu ho grande esperienza ormai” ci risponde ”E proprio grazie a questa mi rendo conto che questo nuovo ambiente è quello più adatto a me. Sono organizzati e devoti al corridore e al suo benessere al 100%. Dico ai miei tifosi di stare “sintonizzati” perché ne vedremo delle belle. Manca poco ormai è si riparte. Non vedo l’ora”.
A proposito di tifosi, il Visco è seguito in tutto il mondo: in Belgio e in Italia, poi, la rappresentanza organizzata del tifo in FansClub. Da Palermo alla Toscana passando per Napoli…Ha un rapporto speciale con il suo “popolo”, presenzierà anche al matrimonio del Presidente del FansClub partenopeo. Ci concediamo dal Campione siciliano con una promessa al suo instancabile esercito di amici e tifosi: ”Prometto la grinta di sempre. Anzi..un po di più!” conclude, infine, con un profetico “Vorrei sognare un giorno con Voi”.