Gli Internazionali d’Italia sono tornati. In realtà non se ne sono mai andati ma ora, in vista del 2017, sembrano quelli di una volta, più forti, solidi e in un certo senso rinnovati.
5 tappe, un numero che non si vedeva da anni, ci riportano agli anni d’oro della Mtb italiana. Ormai da molto tempo tutto ruota intorno alle due classiche che fanno da pilastro portante per l’intero circuito: Nalles e Montichiari. Loro due, sempre e comunque, contro ogni crisi e ogni problema, sono sopravvissute e speriamo riescano a farcela ancora per molti, molti anni.
Con il tempo si sono invertite, spostate, sfidate, hanno cambiato percorso e fatto un passo avanti ad ogni stagione, e adesso sono affiancate da prove emergenti che vogliono essere della partita. Scopriamole…
Ad aprire le danze è Verona, il 4 Marzo. Per la prima prova, anche per il fatto che sarà una novità del circuito, ci sarà tanta attesa, tensione e voglia di dimostrare fin da subito le cose migliori da parte di tutti i bikers. E’ la gara che segna l’inizio di una lunga stagione e l’aria che si respira in questo caso è sempre particolare, tra novità e nuovi colori ad accompagnare una giornata di grande ciclismo in una delle regioni di riferimento. La giornata sarà ancora fresca ma ci penserà il popolo della mtb a scaldare per bene l’ambiente.
La prova della Montagnetta, a Milano, sta provando a seguire la direzione del “moderno” cercando di portare la mtb “a casa” della gente e quindi sempre più in città. La direzione è quella giusta, con la ricerca del grande pubblico e dei grandi protagonisti (nel 2016 è stato entusiasmante il duello fino all’ultimo metro tra il Campione del Mondo Nino Schurter e Marco A. Fontana). Il percorso può ancora dare tanto e chissà che già per la prossima stagione, il 12 Marzo, non ci possano essere delle novità importanti.
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Nalles resta la punta di diamante, grazie alla scia di mistero che si lascia dietro, quella di un paesino incastonato tra le vigne dell’Alto Adige, appena sotto le montagne che di solito ad Aprile sono ancora innevate. Una pietra rara e preziosa nascosta lì proprio perché non la possa vedere troppa gente. Un weekend all’anno il ciclismo la travolge trasformandola in una grande festa tra Xce e Xco, a suon di ragazzini che crescono e grandi Campioni che spingono wattaggi esagerati. Il percorso è vecchio quanto la storia di questa gara che si corre da più di 15 anni, con il salitone a tornanti e la lunga discesa che riporta in paese: è vera “old school” e lo sarà ancora una volta, il 9 Aprile. Non ho ricordo di questo posto senza bici ed è bello così.
Montichiari è la più moderna ed è probabilmente anche la gara più vicina al modello “ideale” di Cross Country a cui si vuole arrivare. Ha saputo adattarsi ai cambiamenti trasformandosi nel tempo, e questa è una caratteristica da apprezzare veramente. Nei suoi primi anni di vita non c’erano salti, né rocky garden, né paraboliche. Poi gli organizzatori hanno fatto un lavoro eccezionale ispirandosi alla Coppa del Mondo e in generale alle gare più “toste” a livello internazionale, così ne è uscito un capolavoro che unisce il caos della città allo spirito selvaggio della mountainbike. Terra e asfalto, marciapiedi e radici, bosco e ciottolato. Tutto insieme, nello stesso posto alla stessa ora.
Ci aspetta il 2 Aprile.
Courmayeur, che ha saputo gestire bene le forze negli anni con alti e bassi ma sempre in modo costante, ora si afferma ai livelli più alti e chiuderà il cerchio. l Campionati Italiani Xco del 2016 hanno lanciato in orbita questa prova e anche il prossimo anno ci sarà da divertirsi sui sentieri valdostani. Sarà l’ultimo appuntamento del circuito e probabilmente la giornata decisiva per l’assegnazione delle maglie di leader, quindi tutti con il coltello tra i denti e spettacolo assicurato. 4 Giugno 2017, segnatevi la data.
Sarebbe bello vedere più prove, magari spalmate in un calendario che copra una fascia più ampia della stagione, perché 5 prove sono ancora poche specialmente se si considera che l’ultima è ad inizio Giugno. Sarebbe bello ad esempio vedere una prova ad Agosto e una a Settembre, così da rimandare la sfida finale di qualche mese e tenere acceso l’interesse nei confronti dill’Xc, che in quel periodo è garantito esclusivamente dalla Coppa del Mondo.
Ci sono molti aspetti che si possono migliorare, qualcuno l’ha già fatto e altri ci stanno lavorando, si può puntare alla perfezione e arrivare ad ottenere risultati fantastici, magari già nei prossimi anni. Sogno prove con ai nastri di partenza tutti i migliori bikers europei e non solo che si sfidano qui, a casa nostra, radunati grazie agli sforzi degli organizzatori che fanno salti mortai ma che alla fine vengono ripagati.
Sogno mille colori, maglie di campioni nazionali e perché no, maglie iridate accendere lo spettacolo su questi percorsi, forse non quest’anno ma in futuro, chissà. Si può davvero sognare in grande.
Voi intanto non ci svegliate…