Era domenica il 7 febbraio del 2010 quando morì Franco Ballerini. Sulle strade di casa (anche se Franco era nato a Firenze e le origini della sua famiglia portano a Le Maschere di Barberino di Mugello) mentre partecipava come navigatore di Alessandro Ciardi al Rally Ronde di Larciano l’incidente che costò la vita al “Ballero” in seguito alle gravissime lesioni riportate nello schianto della vettura contro un muro.
Aveva compiuto due mesi prima 46 anni, e da quasi 9 anni una volta conclusa la carriera agonistica era commissario tecnico della nazionale azzurra, sempre affiancato da un maestro come Alfredo Martini, simbolo del ciclismo italiano, per il quale era come un figlio.
A sette anni di distanza ancora tanti i ricordi, i messaggi firmati sui social da campioni di ieri e di oggi, da amici, tifosi, dalla gente del ciclismo.
A Casalguidi il “Comitato Amici di Franco Ballerini” con il patrocinio del Comune di Serravalle Pistoiese e la collaborazione della locale Pol. Milleluci Ciclismo e della Misericordia di Casalguidi-Cantagrillo ha organizzato per oggi le manifestazioni ufficiali di ricordo.
Il ritrovo alle 17,45 presso la stele che lo ricorda nella zona sportiva, quindi l’omaggio con la visita al cimitero dove riposa, cui seguirà alle 18,30 nella chiesa di Casalguidi, la celebrazione della Santa Messa.
Infine alle 21 presso la sala Teatro M.Francini sede anche della Misericordia, la rappresentazione teatrale «A ruota della passione – La storia di Alfredo Martini» a cura dell’attore sestese Tommaso Parenti.