Il mondo dello sport continua ad essere al centro dei lavori a Palazzo Madama: non solo la candidatura per le Olimpiadi del 2024 e i 97 milioni di euro per la garanzia per la prossima Ryder Cup di Golf ma anche il ciclismo con la questione legata alle Wild Card per il prossimo Giro d’Italia.
Mentre proprio questa mattina il Presidente del Senato, Pietro Grasso ha dichiarato non ammissibile l’emendamento per la fideiussione di 97 milioni di euro in favore della Ryder Cup di Golf, è annunciato un altro passaggio del Ministro alla camera alta proprio per parlare di Giro d’Italia.
Dopo l’appello emesso dal Governo con cui si invitata RCS Sport ad avere maggiore attenzione nei confronti dei team italiani, domani pomeriggio, infatti, è prevista la presenza in aula al Senato, del Ministro dello Sport Luca Lotti per rispondere alle diverse interpellanze presentate in tema di sport.
“Non ci fermeremo qui” ha già annunciato stamane a margine dell’inizio dei lavori in aula, il senatore spezzino del PD Massimo Caleo “Stiamo preparando una interrogazione per il Ministro dell’Interno a cui faremo presente che il fatto che lo Stato italiano mette a disposizione del Giro d’Italia ogni anno le strade, il personale di Polizia e che la corsa rosa viene sostenuta dai tanti comuni italiani che ospitano le sedi di partenza e di arrivo. Non è ammissibile che nell’anno del centenario della corsa vengano estromesse ben due squadre italiane. Mi risulta che al Tour de France le cose vadano molto diversamente”.
Caleo è andato anche oltre ipotizzando le possibili strade percorribili per riammettere, in extremis, Nippo Vini Fantini e Androni Sidermec: “Mi sono confrontato con il presidente della FCI e ritengo si possa chiedere una deroga all’UCI per far partire un gruppo più folto che comprenda anche queste due formazioni o, al limite, creare una squadra nazionale italiana mista con i corridori di queste due squadre” ha spiegato il senatore.
Domani, dunque, è attesa la risposta del Ministro dello Sport, poi resterà da valutare la reazione di RCS Sport a queste pressioni politiche che potrebbero aprire la strada ai team italiani nonostante la volontà degli organizzatori della corsa rosa.
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