L’inverno è un passaggio fondamentale per ogni buon biker che si rispetti. E’ un periodo di duri allenamenti e lunghe giornate passate sulla bici per preparare al meglio la nuova stagione, e molti team preferiscono farlo al caldo in quelli che sono i posti più gettonati: Calpe, Gran Canaria, Toscana, Sicila e molti altri ancora.
Ma come funziona un ritiro? Cosa fanno gli atleti e come si gestiscono durante le settimane di preparazione? Lo scopriamo seguendo per qualche giorno il Team Giant-Liv nel ritiro ad Agrigento.
Il vento del Mediterraneo soffia già dalle prime ore della mattina e i primi raggi di luce entrano dalle persiane facendo presagire una bella giornata di sole da passare in sella. La sveglia solitamente è alle 8.30, ma non c’è un orario preciso per alzarsi. In ritiro siamo in tre, io (Jacopo Billi), Mattia Setti e Adriano Caratide, e staremo qui per tutto il mese di Febbraio.
La colazione è forse il pasto più importante perché è quello che “riempe la gamba” prima di uscire ad allenarsi, quindi si cerca di mangiare molto, variando le quantità in base alle ore in programma. Muesli, yogurt greco, cereali, miele, fette biscottate, marmellata e altro ancora.
Quando finiamo di mangiare ci rilassiamo aspettando il solito orario di partenza, le 10.00, programmando l’itinerario e mettendo a “puntino” i mezzi che devono sempre essere a posto. Qui in Sicilia abbiamo sia la bici da corsa che, ovviamente, la mountainbike e alterniamo i mezzi in base al programma.
Quando usciamo il calore della Sicilia ci travolge letteralmente e passare dal freddo del Nord a queste temperature fa ogni giorno un certo effetto, ma con il tempo ci si abitua. Pedalare su quest’isola è stupendo, circondati da paesaggi che cambiano in fretta passando da colline verdi a rocce bianche, con il mare quasi sempre a fare da cornice.
Su strada svolgiamo tutti i lavori, ma non manca mai l’occasione per sfidarsi anche tra compagni di squadra e per divertirsi, magari con una discesa fatta “a tutta” nei boschi di Agrigento. Nelle uscite più lunghe ci concediamo una sosta bar per bere un caffè o mangiare qualcosa, godendoci l’accoglienza dei siciliani che sanno sempre metterci a nostro agio con il tipico calore del Sud.
Se l’allenamento è breve, al ritorno mangiamo un pranzo classico mentre se arriviamo nel pomeriggio facciamo una sorta di seconda colazione o comunque una merenda abbondante per poi aspettare l’ora di cena. I pomeriggi passano tra partite alla Play Station (Motocross, giusto per restare in tema fuoristrada) e qualche esercizio di stretching. Laviamo i vestiti, mettiamo in ordine casa, facciamo la spesa e qualche volta approfittiamo del mare proprio di fronte e casa per fare due passi. Dopo cena guardiamo un film o una serie tv sul pc e poi verso le 11 andiamo a dormire.
Non mangiamo mai fuori se non nel weekend, quando ci concediamo un buon piatto di pesce o una pizza per ricaricare le pile.
Il ritiro è fatto di tanti momenti diversi, alcuni divertenti e altri più pesanti. Le ore in sella sono tante ed è importante saper “staccare” una volta giù dalla bici, perché quattro settimane di allenamento sono lunghe ed è essenziale gestire le energie. I più attivi sui social avranno seguito le varie squadre prese ad allenarsi in giro per il mondo e questo è quello che avviene all’incirca in ogni ritiro di squadra durante l’inverno.
D’altronde le gare di Mtb sono dietro l’angolo, si inizia domenica 19 Febbraio con la classica ligure di Andora Bike, e noi di Ciclismoweb.net siamo pronti.
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