Francesco Gavazzi all’ Androni Sidermec è il veterano. E il capitano. Nella sala conferenze dell’Hotel Concorde, ad Arona (No), dove la formazione italiana giovedi si è presentata al grande pubblico, è l’ultimo a sfilare sul palco e a raccogliere gli applausi dei presenti. Dopo la partenza – destinazione Bahrain Merida – di Franco Pellizotti i galloni di leader sono passati sulle sue spalle. Come anche la responsabilità di “guidare” i compagni sulle strade di mezzo mondo.
ESPERIENZA – Classe 1984, il “Gava” – come è chiamato in gruppo – milita tra i professionisti dal 2007 e, nel 2016 – all’esordio con i colori della formazione diretta dal Team Manager Gianni Savio – , ha arricchito il palmares con le perle conquistate alla Volta a Portugal e al Memerial Marco Pantani. Il nuovo anno agonistico del valtelinese si è aperto all’insegna dei risultati, con un terzo posto al Gp Costa degli Etruschi di Donaratico (Li) e un sesto al Trofeo Laigueglia. “Questa stagione è iniziata serenamente,” ha raccontato. “Quella appena trascorsa, invece, è stata una bella annata, visto che sono tornato ad alzare le braccia al cielo dopo quattro anni di digiuno. Ora vorrei vincere subito, senza aspettare agosto come dodici mesi fa.”
MOTIVAZIONI – Determinazione, fame di successo , “perché vincere subito ti dà entusiasmo, motivazioni”. Aggettivi che ben si adattano anche ai colleghi, sia a quelli più esperti che ai più giovani. “Siamo una bella squadra – ha spiegato il trentaduenne – Credo che alcuni dei nostri giovani siano già pronti per fare bene e per andare in cerca della vittoria: Malucelli, Ballerini, Vendrame, sono già a proprio agio nel professionismo. Hanno i numeri giusti. Cattaneo, poi, penso che possa ritornare sugli ottimi livelli di quando era dilettante. Siamo davvero un gruppo affiatato.”
OBIETTIVI E SPERANZE – Ogni volta che si gira una pagina del calendario è come se si ripartisse da zero. Ogni nuova stagione, per un ciclista, è una pagina bianca da scrivere e un altro libro da riempire. “L’obiettivo, per il team, è la Coppa Italia. Il Giro? Non so se lo faremo. Certo, se non dovessimo essere al via sarà una delusione, perché per un italiano la Corsa Rosa è sempre la gara cui si aspira maggiormente. Ma, nonostante il dispiacere, se non dovessimo partecipare chissà che questo non ci permetta di risparmiare energie per la Coppa Italia. Il mio sogno? La Milano-Sanremo. Già in passato sono arrivato nel gruppo davanti, a giocarmela. Sì, il sogno, adesso è questo: essere ancora lì, provare a fare bene su quel traguardo.”
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