Ordine d’arrivo:
1° Christoph Sauser-Jaroslav Kulhavy (Investec-Songo-Secialized)3h03’46”
2° Nino Schurter-Matthias Stirnemann (SCOTT-SRAM MTB Racing) a 0,4”
3° Nicola Rohrbach-Daniel Geismayr (Canturion Vaude 2) a 8,5”
4° Manuel Fumic-Henrique Avancini (Cannondale Factory Racing Xc) a 1’19”
5° Leonardo Paez-Max Knox (Kansai-Placson) a 1’19”
26° Mirko Pirazzoli-Alessandro Gambino (Kansai Placson 2) a 24’52”
Classifica generale:
1° Manuel Fumic-Henrique Avancini (Cannondale Factory Racing Xc) 11h 05’51”
2° Christoph Sauser-Jaroslav Kulhavy (Investec-Songo-Secialized) a 1’20”
3° Nino Schurter-Matthias Stirnemann (SCOTT-SRAM MTB Racing) a 4’03”
4° Leonardo Paez-Max Knox (Kansai-Placson) a 9’32”
5° Nicola Rohrbach-Daniel Geismayr (Canturion Vaude 2) a 10’08”
Dopo una tappa accorciata per le temperature decisamente troppo alte, oggi la Cape Epic è ripartita a ritmi serrati con 78 km e 1650 metri di dislivello.
La tappa di oggi è stata molto simile a quella di ieri, sia per il chilometraggio che per la dinamica di gara. I corridori della Specialized (Sauser-Kulhavy) sono riusciti a cogliere il secondo successo di fila correndo in modo intelligente e battendo allo sprint la coppia svizzera della Scott-Sram, proprio come ieri.
Schurter e Stirnemann hanno animato un’altra tappa dimostrandosi davvero “in palla” e dando del filo da torcere anche agli specialisti delle lunghe distanze, e chissà che non possano davvero mettere a serio rischio la leadership di Fumic e Avancini (ancora leader dopo 4 giorni di gara) mettendo anche in difficoltà gli Specialized. Proprio la coppia Cannondale oggi ha subito il primo piccolo smacco dovendo cedere 1′ e 19” al’arrivo.
Decisiva è stata la parte finale della tappa con la lunga salita chiamata “UFO” seguita da una lunga discesa tecnica che ha fatto la differenza tra le squadre al comando (ben 7, tra cui anche la Kansai-Plascson di Paez e Knox).
Dopo la coppia Sauser-Kulhavy e la coppia Schurter-Stirnemann completano il podio i Centurion Vaude Nicola Rohrbach e Daniel Geysmayer arrivati con un ritardo davvero minimo e sempre più in crescita.
Fumic e Avancini arrivano quarti e cedono quindi del tempo prezioso ma restano leader della generale. Alle loro spalle Paez e Knox continuano con una regolarità che li sta premiando in questa edizione della Cape Epic.
Continuano invece le difficoltà per i due Team Trek-Selle San Marco: dopo i problemi con il virus intestinale che ha colpito gran parte della squadra e i problemi tecnici (rottura del reggisela ieri), oggi la sfortuna ha colpito ancora questa volta senza risparmiarsi. Samuele Porro è caduto e si è procurato una microfrattura allo scafoide della mano, ha concluso la tappa “scortato” dai suoi tre compagni di squadra (Medvedev, Ferraro e Rabensteiner) ma nel pomeriggio ha dato l’annuncio del suo ritiro rinunciando a partire domani. Noi di Ciclismoweb.net gli auguriamo una pronta guarigione, la stagione è lunga e ricca di obiettivi ambiziosi da raggiungere per lui.
Il compagno Medvedev continuerà a correre da solo in appoggio al “team B”.
Domani è l’ora del “tappone” di 112 km e con 2.150 metri di dislivello. Sauser e Kulhavy (Specialized) sono ora vicini alla testa della classifica e proveranno a sferrare l’attacco decisivo per concludere la loro rimonta, hanno infatti un distacco minimo di 1′ e 20” dai “Cannondale”.
Fumic e Avancini continuano a godersi la maglia gialla ma dovranno stare allerta per difendersi fino all’ultimo giorno.
LE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI – Sauser: “E’ stata una buona giornata per noi. Era una tappa corta quindi non siamo partiti pensando di poter guadagnare molto tempo nei confronti di Fumic e Avancini, ma è comunque molto importante per noi aver recuperato del tempo nei confronti dei Cannondale, ora siamo più vicini alla leadership”.
Kulhavy: “E’ stata un’altra buona giornata per noi. Il nostro piano era di attaccare nelle salite e poi in pianura, e così è andata”.
Platt: “Oggi per me è stata finalmente una buona giornata. Non mi so spiegare cosa mi sia successo durante questa settimana, non mi sono mai sentito così in una gara. Semplicemente le mia gambe non rispondono come vorrei. Ma mi sto davvero divertendo moltissimo e non vedo l’ora di continuare a farlo per il resto della settimana”.
Avancini: “E’ stata dura, ma abbiamo combattuto fino alla fine. Sauser e Kulhavy erano davvero forti sulle salite e nelle lunghe pianure, abbiamo perso del tempo ma abbiamo lottato e siamo ancora primi. Continueremo a farlo fino all’ultimo vero giorno di gara”.
Stirnemann: “Oggi era una tappa corta quindi io e Schurter volevamo approfittarne perché più adatta a noi. Vogliamo vincere una tappa tutti i giorni ma anche oggi è andata così, secondo posto. Ho iniziato a sprintare troppo presto e non sapevo bene dove fosse l’arrivo, così Sauser mi ha passato proprio alla fine”
Servizio a cura di Jacopo Billi