Avrebbero dovuto essere 10. Alla presentazione tenutasi a Roma era stato annunciato il possibile allargamento ad 11, in realtà, da oggi, è ufficiale che saranno 12. Stiamo parlando del prossimo Giro d’Italia Under 23 e del numero delle formazioni straniere che si presenteranno ai nastri di partenza della corsa che si disputerà dal 9 al 15 giugno tra Emilia Romagna, Marche e Abruzzo.
LA PRIMA DELLE ITALIANE – Tutto questo per fare spazio alla “bulgara” Team Unieuro Trevigiani Hemus 1896: la formazione che porta avanti il blasone e la tradizione della storica Uc Trevigiani, dunque, sarà la dodicesima formazione straniera al via del Baby-Giro o, se preferite, la prima italiana ad avere la certezza di partecipare alla corsa rosa riservata agli under 23.
Esulta Ettore Barzi, presidente italianissimo della più italiana delle formazioni continental straniere ed esulta il general manager Mirko Rossato (“Siamo davvero felici di essere stati scelti tra le numerosissime formazioni che si sono candidate a partecipare a una corsa a tappe di assoluto livello”) che, dopo tre stagioni di affiliazione continental in Italia, aveva deciso nel corso dell’inverno di trasferire il team in Bulgaria e ora si ritrova nella lista degli “stranieri”.
Una decisione destinata a far discutere e a porre diversi punti interrogativi, quella assunta dallo staff organizzatore capitanato da Marco Selleri e guidato dal ct azzurro Davide Cassani: se, infatti, da una parte c’è la storicità di una formazione come la Trevigiani e la bontà del progetto del Team Unieuro, dall’altra è innegabile la disparità di trattamento con gli altri team dilettantistici e continental italiani. Le formazioni affiliate alla FCI, infatti, dovranno lottare fino all’ultimo per conquistare un posto tra le 16 che avranno diritto a prendere il via al Giro d’Italia U23, mentre una squadra che di fatto risulta essere di matrice italiana, ha avuto l’invito al Giro senza nemmeno dover passare dalla selezione sulla strada.
PRIMA SCARTATI, POI RIPESCATI – Scartato dalla prima lista dei team stranieri invitati (clicca qui), ignorato in occasione dell’allargamento ad 11 compagini provenienti da oltreconfine (clicca qui), il Team Unieuro si ritrova oggi inserito nel gruppo che si schiererà al via del Giro d’Italia U23 per una chiamata che assomiglia molto ad una vera e propria deroga; non sarebbe la prima volta per il mondo delle due ruote, ma si tratta di una scelta che rischia di minare alla base la credibilità del rinato Giro d’Italia U23: da una parte, infatti, un regolamento a tratti sin troppo rigido ed elaborato per l’assegnazione dei punti utili alla selezione dei team italiani, dall’altra il via libera a chi ha rinnegato l’Italia scegliendo altri Paesi per fissare la propria affiliazione.
Una decisione che stride fortemente con quelle che erano le intenzioni dichiarate dagli organizzatori per i quali, questo Giro d’Italia U23 avrebbe dovuto essere “molto internazionale” e allo stesso tempo “consentire agli atleti italiani di usufruire di un palcoscenico di prestigio”.
Con l’invito esteso al Team Unieuro, infatti, si aggiungerà una squadra di matrice italiana al novero delle straniere e, soprattutto, si andrà a premiare chi ha scelto di fare attività all’estero aggirando i vincoli sulle continental dettati dalle normative federali italiane. Una strada che, a questo punto, la FCI sembra suggerire anche agli altri team che fino ad oggi hanno fatto sacrifici pur di continuare a svolgere la propria attività in Italia…
Questa la lista aggiornata delle squadre straniere invitate al Giro d’Italia U23:
– TEAM FELBERMAYR SIMPLON WELS (AUSTRIA)
– LOTTO SOUDAL (BELGIO)
– TEAM WIGGINS (INGHILTERRA)
– CYCLING NEW ZEALAND (NAZIONALE NUOVA ZELANDA)
– DIMENSION DATA CONTINENTAL TEAM (SUDAFRICA)
– BMC DEVELOPMENT TEAM (USA)
– AXEON HAGENS BERMAN (USA)
– NAZIONALE COLOMBIANA (COLOMBIA)
– SEG RACING ACADEMY (OLANDA)
– GAZPROM RUSVELO (RUSSIA)
– MITCHELTON SCOTT (AUSTRALIA)
– TEAM UNIEURO (BULGARIA)
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