Dei suoi primi quattro anni da presidente la mancata corsa ai Giochi di Roma resta il punto più triste. Ora che il mondo dello sport lo ha confermato a voti
pienissimi alla guida del Coni Giovanni Malagò non ha dubbi: “Un presidente di un comitato olimpico così prestigioso non può rinunciare al sogno olimpico, sarebbe come tradire la proprio storia”.
RICONFERMA – Rieletto al secondo mandato con 67 preferenze su 75 voti (appena due sono andate allo sfidante Sergio Grifoni, una nulla e cinque bianche messe insieme tra i pochi oppositori o scontenti), Malagò guarda al prossimo quadriennio con rinnovata fiducia: “In questi anni ho difeso lo sport, ho battuto i pugni: adesso voliamo alto, senza avere paura, con coraggio” il messaggio che ha lanciato, commosso, dal Salone d’Onore poco prima che la quasi totalità dell’assemblea lo riconfermasse alla guida del comitato olimpico.
Una elezione senza sorprese, che ha di fatto messo tutti d’accordo: si rinnova invece la Giunta nazionale con Franco Chimenti, il più votato, e Alessandra Sensini scelti da Malagò come suoi vice e approvati all’unanimità (il numero uno del golf sarà vicario). I vertici tornano così a colorarsi di rosa, con l’olimpionica della vela che restituisce a una donna la vicepresidenza (la prima fu Diana Bianchedi con Petrucci in carica).
“E’ un bel segnale” il commento di Malagò. Entrano anche come presidenti di federazioni Angelo Bianaghi (tennis) che con 45 preferenze si è piazzato subito dietro Chimenti (54), Sabatino Aracu (rotelle), Alfio Giomi (atletica) e Flavio Roda (sport invernali) che ha vinto il ballottaggio con il collega del tiro a volo, Luciano Rossi.
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DI ROCCO ESCLUSO – Clamorosamente escluso, invece, il presidente della FCI Renato Di Rocco. In quota dirigenti posto in Giunta per Francesco Ricci Bitti e Carlo Magri, ex numero uno della pallavolo. Oltre alla Sensini per gli atleti anche l’ex pugile Roberto Cammarelle, tra i tecnici la candidata unica Valentina Turisini.
Tre i membri Cio, Franco Carraro, Mario Pescante e Ivo Ferriani (entrano l’ex sindacalista Sergio D’Antoni come rappresentante territoriali regionali, Guglielmo Talento per i provinciali, e Giovanni Gallo per gli enti di promozione).
Dei quattro anni andati Malagò ha riferito: “ho mantenuto le promesse” e, guardando ai risultati, “siamo un colosso”. “Ci sono tutte le premesse per giocare un ruolo da protagonisti nel nostro Paese – aggiunge – dobbiamo essere tutto un modello. I nostri risultati sono straordinari, ma lontani da altri paesi: sappiamo però che l’associazionismo italiano è l’eccellenza nel mondo. C’è da lavorare: le priorità? Eliminare la Babele di norme e regolamenti e continuare nell’opera di riorganizzazione della macchina”.
In cui un ruolo lo ha la Coni servizi di cui rileva la presidenza da Chimenti lo stesso Malagò (“ma è a scadenza” assicura) fino alle prossime Olimpiadi invernali di febbraio: il quadro futuro è però già delineato. Quel ruolo lo prenderà Roberto Fabbricini, che cederà poi a Mornati la carica di segretario generale. Il calcio per la prima volta in 57 anni resta fuori, ma Carlo Tavecchio si unisce al coro di consensi: “Ora altri 4 anni con lo stesso entusiasmo” le parole del presidente della Figc che, complice il suo vice Cosimo Sibilia, ha fatto ‘pace’ con Petrucci, dopo la ‘lite’ sui fondi nel calcio. Finisce ad abbracci tra i due.
Il Malagò bis intanto ha già appuntamenti fissati: i prossimi due consigli nazionali il 20 giugno e il 18 luglio. Il 12 giugno invece il capo dello stato, Sergio Mattarella, sarà in visita al Foro Italico. Quanto alla corsa olimpica naufragata “vediamo cosa succederà a Lima”, dice il presidente del Coni, guardando al prossimo settembre quando il Cio sceglierà tra Parigi e Los Angeles la sede dei Giochi 2024. Che restano il rimpianto più grosso, “una ferita che ha colpito tutti. Nessuno si capacita dell’occasione mancata. Da imprenditore vivo l’amarezza maggiore: le decisioni politiche vanno rispettate, ma penso che poi ci debbano essere soluzioni alternative alle offerte di lavoro”. Un ciclo si è chiuso e un altro si apre, con quei cinque cerchi sempre da inseguire.
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Questi i risultati delle elezioni per la Giunta del CONI:
DIRIGENTI (7):
Eletti: Franco Chimenti (54), Angelo Binaghi (45), Sabatino Aracu (34), Alfio Giomi (30), Francesco Ricci Bitti (27), Carlo Magri (27), Flavio Roda (27).
Non eletti: Luciano Rossi (27), Fabio Pigozzi (25), Renato Di Rocco (21), Ugo Claudio Matteoli (11), Gianfranco Ravà (6), Riccardo Fraccari (5), Sergio Anesi (3), Luca Di Mauro (2).
COMITATI REGIONALI (1): Sergio D’Antoni (30). Non eletti: Fabio Sturani (27), Riccardo Viola (15)
DELEGATI PROVINCIALI (1): Guglielmo Talento (40). Non eletto: Gianfranco Porqueddu (31)
ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA (1): Giovanni Gallo (43). Non eletto: Claudio Barbaro (29)
ATLETI (2): Alessandra Sensini (40), Roberto Cammarelle (31)
TECNICI (1): Valentina Turisini (67)