Ordine d’arrivo:
1° Mark Padun (Colpack)
2° Pavel Sivakov (BMC Dev. Team)
3° Lucas Hamilton (Mitchelton Scott)
4° Matteo Fabbro (Cycling Team Friuli)
5° Scott Davies (Team Wiggins)
6° Jai Hindley (Mitchelton Scott)
7° Jasper Philipsen (BMC Dev. Team) a 1’36”
8° Robert Stannard (Mitchelton Scott)
9° Giacomo Garavaglia (Viris Maserati)
10° Aaron Verwilst (Lotto Soudal)
Classifica generale:
1° Pavel Sivakov (BMC Dev. Team)
2° Mark Padun (Colpack) a 2″
3° Lucas Hamilton (Mitchelton Scott) a 8″
4° Jai Hindley (Mitchelton Scott) a 12″
5° Scott Davies (Team Wiggins)
6° Matteo Fabbro (Cycling Team Friuli) a 23″
7° Patrick Muller (BMC Dev. Team) a 1’44”
8° Giacomo Zilio (Zalf Euromobil Désirée Fior) a 1’48”
9° Lorenzo Fortunato (Hopplà Petroli Firenze)
10° Zahiri Abderrahim (Unieuro Trevigiani Hemus)
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La terza ed attesa tappa fa esplodere il Giro d’Italia Under 23. Cinque passi da scalare sotto il sole bollente della Romagna hanno lasciato il segno sulle gambe dei corridori e in classifica generale. Ad alzare le braccia al cielo è un altro atleta “straniero d’Italia”: dopo il bielorusso Alexander Riabushenko è il turno dell’ucraino Mark Padun (Colpack) mentre gli italiani possono gongolare solo per il quarto posto di Matteo Fabbro (Cycling Team Friuli).
Lo scalatore friulano è l’unico atleta italiano a tenere il passo dei migliori sulla Rocca delle Caminate, ultima asperità di giornata: in testa alla corsa, proprio su queste rampe, sono rimasti in sei: Padun (Colpack), Sivakov (BMC), Hindley e Hamilton (Mitchelton Scott), Fabbro (Friuli) e Davies (Wiggins). Sei attori di assoluto primo piano che sono andati di comune accordo sin sul rettifilo d’arrivo dove si sono giocati il tutto per tutto allo sprint: qui, ad alzare le braccia al cielo, è stato proprio Padun mentre arriva la seconda medaglia d’argento per Sivakov che puoi consolarsi, oltre che con la maglia bianca della classifica riservata agli under 21 anche con la maglia rosa strappata oggi ad un Powless poco reattivo. Domani si ripartirà da Forlì per puntare verso Gabicce Mare per un altro traguardo posto in pianura ma ricco di insidie tutte concentrate proprio negli ultimi chilometri.