Fa sempre più caldo. L’inquinamento. Il riscaldamento del clima globale. Non esistono più le mezze stagioni. Ma qui non si parla solo di variazioni climatiche.
Il mondo del ciclismo è sempre più caotico. L’inquinamento. Le continue deroghe ai regolamenti. Da oggi non esistono più nemmeno le differenze tra le categorie.
TRE ALLIEVI TRA GLI JUNIOR – Oggi, a San Pietro Viminario (Pd), per espressa delibera presidenziale firmata da Renato Di Rocco, su richiesta del Direttore Tecnico Nazionale Giovanile, Daniele Fiorin, tre atleti allievi, in barba ad ogni regolamento federale, correranno con il gruppo degli juniores. 50X14 il rapporto che gli sarà consentito di utilizzare.
Il motivo? La prossima partecipazione ai Giochi Olimpici Giovanili in programma dal 23 al 29 luglio a Gyor, in Ungheria.
La rassegna “pseudo-olimpica” che si disputa ogni due anni e assegna dei titoli a degli atleti minorenni, vedrà al via anche quest’anno delle prove di ciclismo in linea e a cronometro la nazionale italiana che schiererà tre atleti e tre atlete della categoria allievi. Bellissima esperienza internazionale, dallo spirito olimpico, per le ragazze e i ragazzi italiani.
Ma proprio la FCI che dovrebbe promuovere, soprattutto nelle categorie giovanili, un ciclismo fatto di promozione e divertimento ha deciso di affrontare la spedizione in Ungheria con estrema serietà tanto da sentire l’esigenza di far affrontare ai tre allievi una sorta di inusuale stage tra gli juniores con tanto di rapporto modificato rispetto al canonico 52X16.
GIOVANI-CAMPIONI O CAMPIONI-GIOVANI? – Che senso abbia tutto questo se lo sono chiesto in tanti. A pochi giorni di distanza dalla notizia che riportava la positività ad un test antidoping di un atleta allievo, la FCI sembra aver deciso di spingere sul pedale dell’ulteriore esasperazione di una categoria fondamentale per garantire la graduale crescita dei talenti italiani.
Una politica sempre più schizofrenica quella federale che riguarda il mondo del ciclismo giovanile. Da un lato si sono tolte le premiazioni individuali tra i giovanissimi e dall’altra si è avviato il “progetto-talento” per identificare e dirottare i giovani verso le discipline più adatte; si è scelto di invitare atleti e dirigenti alla responsabilità togliendo le misurazioni dei rapporti e poi si consente a tre allievi di gareggiare improvvisamente con un rapporto ben più impegnativo. La stessa Federazione che qualche anno fa aveva imposto lo stop della “terza domenica” e oggi si ritrova a preparare e promuovere addirittura una trasferta “olimpica” per allievi.
Convocazioni, maglie della nazionale distribuite come fossero gadget e ora anche l’abbattimento delle regole che separano le diverse categorie: vogliamo crescere dei campioni-giovani prima del tempo o dei giovani-campioni in grado di affermarsi nella massima categoria? Il tema è caldo, la discussione è aperta…
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