500 mt femminili:
1^ Mathilde Gros (Francia) 33”937
2^ Lea Friedrich (Germania) 34”301
3^ Yana Tyshenko (Russia) 34”625
4^ Lauren Bate Lowe (Gran Bretagna) 34”907
5^ Stefen Van Der Peet (Olanda) 35”169
6^ Seolhwa Jeong (Korea) 35”739
Corsa a punti femminile:
1^ Maggie Coles Lyster (Canada) 41 p.
2^ Mariia Novolodskaya (Russia) 29
3^ Chiara Consonni (Italia) 29
4^ Marta Jaskulska (Polonia) 27
5^ Maria Martins (Portogallo) 27
6^ Marit Raaijmakers (Olanda) 25
7^ Katharina Hechler (Germania) 11
8^ Alice Culling (Australia) 8
9^ Valentine Fortin (Francia) 7
10^ Kate Smith (Nuova Zelanda) 4
Inseguimento individuale femminile:
1^ Ellesse Andrews (Nuova Zelanda)
2^ Letizia Paternoster (Italia)
3^ Elena Pirrone (Italia)
Omnium maschile:
1° Julius Johansen (Danimarca) 117 p.
2° Stephen Cuff (Australia) 109
3° Uladzislau Tsimoshyk (Bielorussia) 96
4° Alex Vogel (Svizzera) 94
5° Corbin Strong (Nuova Zelanda) 94
6° Xeno Young (Irlanda) 91
Velocità maschile:
1° Rayan Helal (Francia)
2° Dmitriy Nesterov (Russia)
3° James Brister (Australia)
4° Daniel Rochna (Polonia)
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La quarta giornata di gare sul parquet di Montichiari ha riservato poche soddisfazioni agli azzurri. A portare a casa le medaglie sono state ancora una volta le ragazze di Salvoldi mentre le speranze dei maschietti sono sprofondate con la caduta di Michele Gazzoli nella prova d’apertura dell’omnium. Il bresciano è stato infatti costretto al ritiro anzitempo a causa della frattura alla clavicola sinistra rimediata nello scratch lasciando campo libero al danese Julius Johansen che ha letteralmente dominato la prova chiudendo nettamente davanti a tutti anche al termine della corsa a punti conclusiva.
CORSA A PUNTI DRAMMATICA – Le medaglie sono arrivate invece nella corsa a punti e nell’inseguimento femminile. Drammatica la prova vinta con merito dalla canadese Maggie Coles Lyster: la stanchezza, infatti, ha giocato un brutto scherzo alle ragazze in gara che hanno infilato una serie di cadute che ha spezzettato in più riprese la corsa a punti. Dopo aver guadagnato due giri anche la Coles Lyster è finita a terra a cinque giri al termine.
Nonostante le botte rimediate, però, la canadese è risalita in sella riuscendo a chiudere la prova e a conquistare così la maglia iridata. Non è bastato, invece, il giro guadagnato a Chiara Consonni per guadagnare almeno l’argento. Nell’ultimo sprint, infatti, la “sorella d’arte” ha chiuso alle spalle della russa Novolodskaya essendo costretta quindi ad accontentarsi (si fa per dire) del bronzo.
BEFFA AZZURRA – Hanno il sapore della beffa anche le medaglie conquistate dalla Paternoster e dalla Pirrone nell’inseguimento individuale: se la finale per il bronzo ha sorriso ad Elena Pirrone, infatti, sono stati pochi centesimi a togliere la soddisfazione a Letizia Paternoster di tornare sul gradino più alto del podio dove, invece, è salita, sorridente, la neo-zelandese Ellesse Andrews.