La zona scelta a Signa per dedicare al grande campione di ciclismo Gino Bartali una strada, è quella del Crocifisso dove si trova il campo sportivo intitolato a Ferenc Puskàs, fuoriclasse ungherese del calcio che giocò con la maglia gialloblù del Signa, una partita con l’Empoli.
L’iniziativa merito di Alessandro Corti, Beppe Bonardi e Paolo Bambagioni, nacque per il fatto che la locale società calcistica Signa fu fondata nel 1914, stesso anno di nascita di Bartali. Alla cerimonia ufficiale bella e partecipata, sono intervenuti il vice-ministro dei trasporti sen. Riccardo Nencini, il presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani, il consigliere regionale Paolo Bambagioni, il sindaco di Signa Alberto Cristianini ed altre autorità, mentre il Comitato Regionale Toscana di ciclismo era rappresentato dal vice presidente Giancarlo Del Baio. Presente per la famiglia Bartali, la nipote Lisa.
Nei loro interventi gli ospiti hanno ricordato la figura di Gino Bartali non solo come campione di ciclismo ma anche come grande uomo, generoso, altruista, il suo impegno umanitario quando portava i documenti nascosti nel telaio della bici percorrendo centinaia di chilometri, per salvare decine di ebrei dalla deportazione, tanto da essere riconosciuto come “Giusto tra le Nazioni”. La nuova via Gino Bartali a Signa unisce via del Crocifisso a via Madre Teresa di Calcutta, come dire due figure che hanno lasciato un segno tangibile nella nostra società in favore dei più bisognosi.
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