Sarà di nuovo capitano alla Milano-Sanremo: il trevigiano Sacha Modolo è pronto per la classicissima che lo ha già visto, da giovane neo-professionista, arrivare ad un passo dal podio.
Il Team EF Education First punterà proprio di lui sabato per la prima delle classiche monumento: al fianco di Modolo ci saranno Matti Breschel, Simon Clarke, Mitch Docker, Sebastian Langeveld, Dan McLay e Taylor Phinney.
300 chilometri che hanno un sapore particolare per Modolo: “Sento la tensione ma è una tensione positiva. Essere leader della squadra mi dà più responsabilità e il senso del dovere ma anche la voglia di dare il massimo per ripagare la fiducia della squadra” ha raccontato Sacha Modolo in questa lunga vigilia dopo la chiusura della Tirreno-Adriatico. “Si tratta della prima Classica Monumento dell’anno e si corre in Italia: inutile dire che per noi italiani è davvero tutto”.
Sacha Modolo che tra i dilettanti si era aggiudicato anche una “Piccola Sanremo” sulle strade di Sovizzo, e che quest’anno si è già aggiudicato una tappa alla Ruta del Sol, tenterà sabato il colpaccio: “Il segreto di questa corsa è spendere il meno possibile durante tutta la gara e arrivare freschi sul poggio. Poi la volata viene da sola: è uno sprint diverso da tutti gli altri perché arriva dopo 300 chilometri. Il corridore che vincerà sarà quello a cui sarà rimasta un pò di energia in più degli altri” semplice, dunque, la filosofia del trevigiano. “Mi sento bene, sto pedalando bene e sono fiducioso di poter fare una ottima prestazione sabato e anche nelle settimane successive sulle strade del Belgio”.
A supportare il 31enne Sacha Modolo che ha dimostrato di aver recuperato a pieno dopo l’incidente alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne c’è il ds italiano, Fabrizio Guidi: “La Sanremo è speciale perché è incerta. Ogni anno ci chiediamo come andrà a finire, cosa accadrà in salita e, soprattutto, in discesa dalla Cipressa e dal Poggio. Chi attaccherà e quando lo farà? Queste sono delle domande a cui nessuno sa rispondere perché è impossibile fare delle previsioni. Fino a quando i corridori non avranno passato la linea del traguardo tutto sarà ancora possibile”.