Parlare di Marino Picciafuochi morto ieri all’età di 82 anni (era nato a Cortona in provincia di Arezzo il 23 gennaio 1936), significa ricordare un personaggio schivo, modesto, mai ingombrante. La sua vita tra lavoro, famiglia e ciclismo, dove ha trascorso oltre 50 anni a fianco di tanti direttori sportivi, nelle squadre dilettanti così come in quelle giovanili, l’ultima l’Unione Ciclistica Empolese. Per questo era conosciuto da tutti nell’ambiente del ciclismo. E’ stato un utile addetto ai lavori, prezioso collaboratore nel ruolo di accompagnatore vicino ai tecnici, ai dirigenti, ai ragazzi, ai quali voleva bene ed elargiva utili consigli, oltre ad avere dato loro in corsa tante borracce in occasione dei rifornimenti. Era stimato e benvoluto, amico di tutti, ed ora lo piangono in tanti che lo ricordano con affetto e simpatia.
La salma di Marino Picciafuochi si trova esposta presso la camera mortuaria dell’ospedale San Giuseppe a Empoli, mentre i funerali si svolgeranno domani mattina alle ore 10,30, presso la chiesa del Pino a Ponte a Elsa (Firenze). Ai familiari di Marino Picciafuochi le espressioni di vivo cordoglio da parte di tutto il movimento ciclistico toscano e nazionale.