Alberto Dainese, diciannovenne di Abano Terme (Pd), dal basket alla passione per le moto, dalle due ruote ad altre due ruote, quelle della bicicletta che lo hanno portato ad essere la grande sorpresa tra i dilettanti in questo avvio di stagione.
Il forte corridore padovano, che ha iniziato a correre dal primo anno allievi e attualmente veste i colori del glorioso sodalizio trevigiano della Zalf Euromobil Désirée Fior, dopo la bellissima vittoria conquistata alla Firenze-Empoli ad inizio stagione e alla successiva affermazione al Memorial Mantovani, è uscito da trionfatore anche nella prestigiosa gara internazionale di San Vendemiano, corsa riservata alla categoria under 23.
Dainese sembra non aver sofferto affatto il salto di categoria e l’assunzione di maggiori responsabilità dopo l’approdo in casa dei Patron Gaspare Lucchetta ed Egidio Fior, essendo riuscito a mettere già all’attivo in questa prima parte di stagione tre importanti successi, mostrando sicurezza e potenza nello sprint, guadagnandosi così la fiducia dei suoi direttori sportivi, dei suoi compagni di squadra, altrettanto impeccabili nel pilotarlo durante le volate e del ct azzurro Marino Amadori.
Sicurezza e potenza negli sprint, ma anche capacità di saper resistere su percorsi ondulati come quello della Firenze-Empoli e, soprattutto, quello di San Vendemiano, che presentava ben quattro volte il passaggio sulla rinomata e impegnativa salita di Ca’ del Poggio, oltre allo strappo di Formeniga.
“Sono seguito molto bene dai miei direttori sportivi, cercano di tirare fuori sempre il meglio di me” afferma il giovane corridore, che prosegue: “Qualche mese fa Gianni Faresin mi diceva che avrei corso a San Vendemiano e che avrei ottenuto un ottimo risultato, io non ci credevo ma è stato così.
Una “transizione” quella da semplice velocista ad atleta completo che ha comportato molti sacrifici per Dainese ma che sta dando i propri frutti.
“Devo ancora un po’ scoprirmi come corridore, c’è da considerare comunque che il Ca’ del Poggio è una salita di un solo chilometro ma ho saputo affrontarla bene”.
Acquistata maggior sicurezza nei propri mezzi, Dainese già guarda avanti e lo fa dall’alto del Pordoi dove si trova attualmente in ritiro:
“Mi sto preparando al meglio per il prosieguo della stagione, a cominciare dal ritiro sul Pordoi. Il mio calendario sarà ricco di appuntamenti e mi vedrete impegnato non solo in gare pianeggianti”.
Non solo bicicletta nei programmi di Dainese che confida:
“A settembre, prima di fine stagione, mi iscriverò alla Facoltà di ingegneria meccanica a Padova. Ho tanto tempo da dedicare anche ad altro e voglio sfruttarlo nel migliore dei modi…”
Servizio a cura di Marco Furlanetto