Ordine d’arrivo:
1° Simone Ravanelli (Biesse Carrera Gavardo)
Km 177, in 4h27’, media 40,546 km/h
2° Andrea Cacciotti (Petroli Firenze Hopplà Maserati)
3° Dario Puccioni (Sangemini MG Kvis) a 20”
4° Giovanni Petroni (Pol. Tripetetolo)
5° Giacomo Garavaglia (Petroli Firenze Hopplà Maserati) a 47”
6° Filippo Fiorelli (Gragnano Sporting Club)
7° Michele Corradini (Mastromarco Sensi Nibali)
8° Francesco Baldi (VPM Porto Sant’Elpidio)
9° Lorenzo Friscia (Gragnano Sporting Club)
10° Stefano Ippolito (Team Pala Fenice)
Anche un gesto di solidarietà da parte del 41° Giro del Valdarno, la cuoi carovana nella fase di trasferimento da Figline a Incisa dove era prevista la partenza ufficiale, è transitata di fronte all’azienda “Bekaert” i cui lavoratori sono in lotta per salvare il posto di lavoro. La conferma della sensibilità da parte del ciclismo e del Giro del Valdarno verso una situazione di sofferenza economica del territorio valdarnese.
Poi la gara, bella sul piano tecnico, combattuta su quello agonistico, con un percorso nuovo e più lungo sulle colline attorno a Figline. Dopo quasi 180 Km sul traguardo di Piazza Marsilio Ficino, il successo è stato ottenuto dal ventitreenne bergamasco Simone Ravanelli della Biesse Carrera Gavardo che ha superato il brillante compagno di fuga Cacciotti. A pochi secondi un altro tandem formato da Puccioni e Petroni che è rimasto attardato nel giro conclusivo dalla coppia che si è giocata la vittoria di fronte a tanti sportivi, mentre il gruppo è stato regolato per il 5° posto dal vincitore dell’edizione 2017, Garavaglia. Per Ravanelli è il terzo successo stagionale dopo quello colto a Borgovalsugana ed in Toscana nel Trofeo Matteotti a Marcialla.
Prima vera fuga della giornata quella di Ratto che transitava da solo al 1° passaggio da Figline (Km 49) con un minuto di vantaggio sul gruppo. Raggiunto Ratto la corsa lungo gli otto giri di 16 chilometri ciascuno con la salita del Camping Girasole fino a Bivio S.Andrea, proponeva un paio di tentativi quindi la fuga di sette corridori che ha deciso la corsa. Nel finale restavano in quattro, Ravanelli, Cacciotti, Puccioni e Petroni quindi l’epilogo a due e la vittoria del bergamasco.
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