Per prima cosa mamma e moglie, poi ciclista professionista e campionessa europea. Lei è Marta Bastianelli, la ragazza forte di Roseto degli Abruzzi che ha saputo reagire alle parecchie bastonate, come lei stessa afferma, ricevute dalla vita e dalla salute. Oro europeo nella prova su strada conquistato lo scorso mese di agosto a Glasgow, un oro che scaccia via i pensieri e che pone fine a un periodo non positivo.
Dell’oro vinto un mese fa, qual’è stata la prima cosa a cui hai pensato dopo aver tagliato il traguardo?
“La vittoria è stata per me una liberazione, un qualcosa che volevo rendere alla maglia azzurra lasciata non troppo bene in un periodo buio per me! “
Era nell’aria questa vittoria?
“Ci tenevo molto al successo, per questo mi sono preparata nel migliore dei modi all’appuntamento europeo”.
Come è nata la passione per la bicicletta e come è proseguita?
“La mia passione è nata grazie a mio zio e ai miei cugini che praticavano questo sport e io li ho seguiti. Sono sempre stata in importanti squadre italiane come lo è la Alè Cipollini, il mio attuale team”.
Come è stato il tuo percorso come donna nel ciclismo?
“Diciamo che sono stata sempre molto umile; ho vinto tanto ma spesso ho saputo anche perdere, e preferisco farmi voler bene in gruppo!”
Se un giorno tua figlia ti dicesse che vuole correre in bicicletta, che consigli le daresti?
“Spero tanto che lei faccia qualche sport qualsiasi esso sia, e se sceglie la bici anche contro la mia volontà accetterei e la guiderei nel miglior dei modi.”
Cosa faresti per dare maggiore visibilità al ciclismo femminile e per avvicinare di più le ragazze al ciclismo?
“Se solo ci permettessero più dirette TV nelle gare importanti, credo che molti più sponsor potrebbero innamorarsi anche del ciclismo femminile, e sarebbe più semplice per noi avere visibilità! Per avvicinare le ragazze al ciclismo basterebbe avere più organizzazione di squadre che ci credono”.
Ci sono delle differenze tra il ciclismo femminile e quello maschile?
“Ovviamente ci sono molte differenze tra ciclismo maschile e femminile: sponsor, dirette Tv, budget, premi, gare… a noi basterebbe la metà della metà del loro budget per fare una grande squadra! Ma qualche cosa si sta muovendo e sono felice per il futuro delle giovani !”
Sei una atleta meticolosa? C’è stato un momento in cui hai avuto veramente paura in gara e quando gareggi hai qualche timore?
“Non sono molto meticolosa, faccio tutto al meglio ovviamente considerando la vita che faccio a casa! A volte in gara si ha davvero tanta paura delle cadute, specialmente per noi sprinter e spesso ho il timore proprio di tornare a casa “rotta” e che la mia bambina si possa spaventare! Per questo ora tiro di più i freni di prima !”
I tuoi progetti futuri nella vita e cosa prevederà il tuo calendario come gare?
“Il mio futuro sarà lavorare come poliziotta penitenziaria, e questo mi gratifica perché ho sempre amato il lavoro in divisa! Il calendario invece è quasi finito, abbiamo ancora circa 7/8 gare, di cui qualcuna importante poi la stagione sarà finta” .
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