Avrebbe dovuto decollare ieri il progetto della Lega Ciclismo Dilettanti. E invece, l’assemblea, che si è tenuta a Praticello Gattatico (Re), grazie all’ospitalità del direttore sportivo Stefano Chiari, è stata più che altro l’occasione per rinverdire vecchie ruggini e nuove rivalità condite da un pizzico di nostalgia per un ciclismo che non c’è più.
L’intento è quello di associarsi per il “bene comune” del ciclismo. Ed è stato proprio questo il filo conduttore dell’incontro di ieri, al quale hanno partecipato anche società provenienti dalla Puglia e dall’Abruzzo.
Un faccia a faccia tra direttori sportivi “anziani”, esperti del mondo dei dilettanti e le nuove e giovani leve, piene di entusiasmo e volontà di dare nuovo vigore al movimento ciclistico. “Cerchiamo di trovare una sintesi di tutte le problematiche e portare avanti delle istanze importanti, con alcuni punti fondamentali e soprattutto creare uno strumento di dialogo positivo nei confronti dei vertici federali e del movimento stesso” ha dichiarato il presidente pro tempore della nuova Lega Ciclismo Dilettanti, l’avvocato Davide Goetz.
Tante le problematiche discusse e analizzate dall’assemblea anche se ancora non sono chiari nè gli obiettivi nè i poteri che potrebbe avere la Lega Dilettanti, ancora snobbata dalla FCI.
Ridurre la partecipazione delle squadre straniere alle gare internazionali, unificare la regia del calendario dilettantistico bypassando le competenze dei comitati regionali e ancora inserire nel ranking federale tutti gli atleti di tutte le squadre in corsa per un posto al Giro d’Italia Under 23 e togliere il premio di valorizzazione di 250 euro per gli atleti juniores che approdano tra i dilettanti.
Insomma, tante proposte, nessuna decisione concreta, in un periodo in cui a mancare sono soprattutto i soldi e nel quale la concorrenza dei team continental stranieri si sta facendo sempre più forte.
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