Bagno di folla a Medellin per Bob Jungels che con un’azione da perfetto finisseur è tornato ad alzare le braccia al cielo. Una vittoria “vecchia maniera” quella del lussemburghese, frutto più dell’intuito che della pianificazione: “E’ una tappa che non abbiamo studiato a tavolino, si trattava della classica tappa “tranquilla” adatta agli sprinter ma nel finale ho avuto la sensazione che potevo provarci, sono le sensazioni che provano i corridori, ho parlato con Alaphilippe e ho attaccato”.
Da giovane promessa a campione affermato. Jungels sta confermando anche tra i professionisti quanto di buono aveva dimostrato tra gli Under 23 ma la domanda resta la stessa di sempre: che corridore è questo Jungels?
“Mi sento sia un corridore da corse di un giorno, sia un corridore da corse a tappe che può fare bene: sarà la strada a darmi delle risposte”.
Per Jungels a Medellin è arrivata anche la maglia di leader anche se è ancora presto per fare progetti:
“Ora ho la maglia di leader della corsa e c’è Alaphilippe in seconda posizione. Qui in Colombia ci sono scalatori sicuramente più forti di noi due, che si trovano bene con le altitudini di questi di giorni, ma è certo che non cederemo la maglia così facilmente”.
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