Ordine d’arrivo:
1° Pascal Ackermann (Bora Hansgrohe) 3h15’44”
2° Fernando Gaviria (UAE Team Emirates)
3° Arnaud Demare (Groupama FDJ)
4° Caleb Ewan (Lotto Soudal)
5° Matteo Moschetti (Trek Segafredo)
6° Ryan Gibbons (Dimension Data)
7° Paolo Simion (Bardiani CSF)
8° Jenthe Biermans (Katusha Alpecin)
9° Giovanni Lonardi (Nippo Vini Faintini)
10° Manuel Belletti (Androni Sidermec)
Classifica generale:
1° Primoz Roglic (Jumbo Visma)
2° Simon Yates (Mitchelton Scott) a 35”
3° Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) a 39”
4° Miguel Angel Lopez (Astana) a 44”
5° Diego Ulissi (UAE Team Emirates)
6° Rafal Majka (Bora Hansgrohe) a 49”
7° Bauke Mollema (Trek Segafredo) a 55”
8° Damiano Caruso (Bahrain Merida) a 56”
9° Bob Jungels (Deceuninck Quick Step) a 1’02”
10° Davide Formolo (Bora Hansgrohe) a 1’06”
Pascal Ackermann (Bora-Hansgrohe) ha conquistato la sua seconda vittoria al Giro d’Italia in una frazione caratterizzata dalla pioggia partita da Frascati, con il via dato dal Primo Ministro italiano Giuseppe Conte, e conclusasi in volata a Terracina. Il giovane tedesco ha battuto Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) e Arnaud Démare (Groupama-FDJ).
Niente da fare per il campione italiano Elia Viviani che alla terza occasione utile per gli sprinter perde la ruota del suo ultimo uomo a 400 metri dall’arrivo e non riesce a sfogare sui pedali la rabbia accumulata nei giorni scorsi.
Nessuna variazione nelle prime posizioni della classifica generale con Primoz Roglic (Team Jumbo-Visma) ancora in Maglia Rosa. I tempi sono stati presi al primo passaggio sul traguardo a causa delle condizioni del meteo.
Il vincitore di tappa Pascal Ackermann ha dichiarato: “Oggi è stato uno di quei giorni in cui mi chiedo perché ho deciso di andare in biciletta. Pioveva e faceva freddo, dovevamo cambiarci ogni 30 minuti. Il mio obiettivo per questo mio primo Giro è sempre stato arrivare a Verona. Sono in buona forma e ci sono ancora tappe per velocisti, senza contare i traguardi intermedi: cercherò di portare fino alla fine la Maglia Ciclamino”.
La Maglia Rosa Primoz Roglic ha dichiarato: “Prendere i tempi al primo passaggio sul traguardo è stata una decisione giusta. Cerchiamo sempre di tenerci al sicuro, abbiamo visto ieri quali possono essere le conseguenze di una caduta. L’abbandono di Tom Dumoulin non cambia molto per me. L’unica cosa importante è che il nostro team rimanga concentrato e fare il nostro lavoro nel miglior modo possibile. Domani potrei perdere la Maglia Rosa, sembra una tappa adatta alle fughe”.
LA TAPPA DI DOMANI – Tappa molto lunga che per i primi 190 km si svolge lungo strade a scorrimento veloce ampie e rettilinee con alcune gallerie, ma senza particolari asperità. Finale molto diverso su strade più strette e a volte usurate, dove a 30 km dall’arrivo si affronta la salita di Coppa Casarinelle che sale a tornanti con pendenze del 6-5% sul Gargano e porta a 15 km dall’arrivo.
Finale ondulato e planimetricamente mosso. Si sale fino ai -6 km dall’arrivo. Si scende quindi fino ai -3 per risalire attraverso la città e affrontare l’ultima breve discesa dai -2 all’ultimo chilometro. Rettilineo finale di 1.200 m in salita 2-3% su asfalto (larghezza 7,5 m).
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