Il Giro d’Italia Under 23 bussa alla porta del Cycling Team Friuli che si appresta ad affrontare una nuova bellissima esperienza nella corsa rosa che ispira i sogni di tutti gli atleti italiani e non solo.
In vista del via fissato per domani con il cronoprologo di Riccione (Rn), i tecnici del team bianco-nero hanno definito il sestetto che sarà chiamato a tenere alto il nome della Regione Friuli Venezia Giulia sulle strade italiane.
Più di 1.100 i chilometri da compiere in 11 giorni suddivisi in nove tappe in linea ed un prologo intermezzati da un giorno di riposo attraverso Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Trentino e Veneto. Un percorso impegnativo e spettacolare quello che prevede il passaggio sugli sterrati senesi e gli arrivi in quota sul Monte Amiata, al Passo Maniva, a Falcade e sul Passo Fedaia a cui va aggiunta la tappa di Aprica con l’inedito doppio passaggio sul temibile Passo del Mortirolo.
Per affrontare questo programma, i tecnici del Cycling Team Friuli si sono affidati ad un gruppo giovane ma di grande talento che in questa prima parte di stagione si è già aggiudicato due prove internazionali (Popolarissima e Trofeo Edil C) a cui va sommato il successo centrato sabato a Lari (Pi) e altri sette podi ottenuti in gare dell’UCI Europe Tour.
A vestire la maglia bianco-nera al Giro d’Italia Under 23, infatti, saranno: Giovanni Aleotti, Emanuele Amadio, Davide Bais, Jonathan Milan, Massimo Orlandi e Nicola Venchiarutti.
“Abbiamo scelto gli uomini più in forma per comporre una formazione che ha le carte in regola per ben figurare in tutte le tappe” ha spiegato il ds Renzo Boscolo. “Si tratta di ragazzi giovani e determinati che hanno già affrontato in questa stagione almeno un giro a tappe all’estero e che non vedono l’ora di poter essere protagonisti anche sulle strade del Giro d’Italia. Le motivazioni, di certo, non ci mancheranno: sappiamo che andremo a misurarci con i migliori Under 23 al mondo, ma siamo consapevoli delle nostre potenzialità. La splendida doppietta di Lari e la buona prestazione al Tour of Bihor ci hanno dato ancora più convinzione nei nostri mezzi: ora si tratta solo di tradurre tutto questo sulla strada”.
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