«Tutti eroi!! O il Piave, o tutti accoppati!». La scritta, tracciata con vernice nera su una casa mezzo distrutta di San Biagio a Callalta (Treviso) fu dipinta da mano ignota nei giorni della Battaglia del Solstizio, scoppiata esattamente cento anni fa lungo il «fiume sacro alla Patria». A Gaiole in Chianti, “Tutti eroi!! O il Chianti o tutti accoppati”. La tappa delle tappe definite eroiche, del Giro d’Italia Under23, termina a Gaiole in Chianti dove nasce l’Eroica. La frazione parte da Sesto Fiorentino in omaggio al grande Alfredo Martini. La Storia. E Alfredo è la Grande Storia del Ciclismo. La tappa scelta da Marco Selleri per portare nel cuore della Toscana verde, dove nasce appunto la nuova moda delle biciclette vintage e del “vivere” all’Eroica e alle Strade Bianche. Un modo antico di assaporare il ciclismo, fra tratturi, olivi secolari e spesso abbandonati, radure, eremi, come il Romitorio di San Benedetto. “E come tutti i beati e i santi eremiti, tra gli ulivi trovò una piccola casupola nella quale pregare e vivere in povertà. Come riportano i pochi accenni alla vita del Beato Benedetto Ricasoli da Coltibuono.“
Radure, olivi, ginestre, colline a perdifiato e gli sterrati….Croce e delizia del ciclismo moderno, tecnologico, che sui tratti di sterrati spacca coperture, telai in fragile carbonio, cambi, ginocchia e gomiti sfregiati. Ma il ciclismo ora vuole così. Come la moda degli antichi romani dei giochi dell’arena, quando si facevano sfidare il mirmillone, il trace, l’hoplomachus, il secutor, il reziario, il pontarius, lo scissor, il provocator e tante altre categorie di gladiatori.
E nell’arena di Gaiole in Chianti ci entrano loro, i corridori, un pò gladiatori e un pò funamboli. Caldo, sete, polvere, buche, e sassi, tratturi. La tappa che spacca il gruppo e rimescola le carte di un Giro d’Italia Under23 che si appresta a diventare il più bello dell’era Selleri. E mano a mano che si scende nell’Italia lunga lunga, si scoprono, storie, monasteri, eremi, paesaggi e castelli. Un mondo carico di storia e di fascino che solo il ciclismo permette di apprezzare.
Nella piazzetta di Gaiole in Chianti, assolata arrivano alla spicciolata cicloamatori in visita domenicale e scoprono con sorpresa l’arrivo della tappa rosa del Giro Under [banner]G-andrea[/banner]23. La corsa che lancia poi nel mondo del professionismo gli atleti che in gruppo avranno poi qualcosa da dire. Basti solo ricordare tra i tanti Mattia Cattaneo che proprio grazie a un Giro d’Italia dilettanti vinto da padrone strappò un contratto nel professionismo e abbiamo visto che strepitoso Giro d’Italia professionisti ha portato a termine.
La tappa di Gaiole in Chianti, come si dice in gergo ciclistico, divide il gruppo degli uomini da quello delle donne. Chi arriva sotto lo striscione eroico è eroico in tutti i sensi. Un pò come gli Eroi del Piave. O tutti morti o tutti accoppati. E sullo sterrato di Gaiole serve essere eroi, come i ragazzi che si sono immolati un secolo fa sul Piave, sul Tagliamento e sugli altipiani. Come Fabio Mazzucco che compie l’impresa. E arriva, un uomo solo comando, per distacco.